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Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2013 alle ore 10:19.

In ogni caso gli altri interventi pesanti, a cominciare da quelli sulle agevolazioni fiscali per l'assunzione di giovani, sul lavoro, sui precari Pa, oltre che sulla Cig dovrebbero andare in scia alla presentazione della nota di aggiornamento al Def (probabilmente in concomitanza con l'atteso stop della Ue alla procedura per deficit eccessivo). Nota che potrebbe essere accompagnata dal "supplemento" del Pnr (Programma nazionale di riforme) atteso da Bruxelles. Una decisione definitiva sulla tempistica comunque non sarebbe stata ancora presa. La priorità al momento resta quella di preservare i saldi. Anche per questo motivo l'attenzione del Governo si sta concentrando sulla discussione delle risoluzioni parlamentari sul Def che saranno votate alla Camera e al Senato tra lunedì e martedì.

L'esecutivo sta già lavorando con la maggioranza affinché gli impegni che saranno chiesti al Governo non si rivelino troppo stringenti soprattutto per quel che riguarda la tempistica. Con le buone notizie arrivate dalle stime di primavera della Commissione europea (deficit al 2,9% come stimato dal Def) la chiusura della procedura di disavanzo eccessivo, con il conseguente approdo all'area della "flessibilità", è davvero a portata di mano, anche se Bruxelles si attende in tempi rapidi dal Governo Letta maggiori chiarimenti sulle riforme in rampa di lancio. E Saccomanni non intende in alcun modo correre il rischio di fallire l'obiettivo a un passo dal traguardo. Per questo motivo la gran parte degli interventi in agenda dovrebbe essere varata senza bruciare i tempi, come ha lasciato chiaramente intendere lo stesso ministro facendo riferimento ai temi del rifinanziamento della Cig in deroga e della soluzione alla questione esodati.

In equilibrio sui conti
IMU
Ipotesi imposta unica

Tra le ipotesi allo studio di Palazzo Chigi per mandare in soffitta l'Imu c'è il ripescaggio della «service tax», un'imposta unica che tenga conto del prelievo comunale sugli immobili, di quello sui rifiuti e sui servizi

IVA
Aumento da evitare

Il governo punta a trovare le risorse per evitare l'aumento di un punto dell'Iva (dal 21 al 22%) che dovrebbe scattare dal primo luglio. Ma tra le priorità c'è anche la riduzione delle tasse sul lavoro, con il taglio al cuneo fiscale

CIG ED ESODATI
Incognita risorse

Letta intende rifinanziare la cassa integrazione in deroga, intervento stimato nell'ordine di 1-1,5 miliardi. Si cerca una «soluzione strutturale» per gli esodati, ma servono ingenti risorse, considerando che non si conosce la platea

SALDI INVARIATI
Vincoli tassativi

L'asticella del deficit dovrà restare tassativamente sotto quota 3%, arrivare alla chiusura della procedura per disavanzo eccessivo, da parte della Ue. Con conseguenti margini ridotti di flessibilità da utilizzare per agganciare la ripresa

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