Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2013 alle ore 14:17.

My24
Il leader di UKIP, Nigel Farage (Ansa)Il leader di UKIP, Nigel Farage (Ansa)

LONDRA - Incassata la sconfitta, David Cameron si prepara al contrattacco. Il "partito dei clown", cosí il premier conservatore aveva sprezzantemente definito Ukip, ha vinto quasi un quarto dei voti nelle elezioni amministrative, guadagnando 140 seggi comunali e umiliando i Tories che ne hanno persi 335. La strategia di rilancio di Cameron ora prevede di riconquistare gli elettori sui due temi che sono i cavalli di battaglia di Ukip: Europa e immigrazione.

Sul fronte Europa, l'esito del voto ha evidenziato la profonda opposizione dell'elettorato britannico al progetto di integrazione europea. Uno scetticismo che ha radici storiche ma che la crisi dell'euro ha rafforzato e consolidato. Per questo Ukip, lo UK Independence Party, che giá dal nome dichiara la sua intenzione di far uscire la Gran Bretagna dalla Ue, raccoglie sempre piú consensi. E per questo molti all'interno del partito conservatore ora vogliono che Cameron anticipi il referendum sulla Ue che aveva promesso a prima della fine della legislatura. Una scommessa azzardata, sul lungo termine per le possibili conseguenze e sul breve termine per l'opposizione dei Liberaldemocratici, partner nella coalizione di Governo.

Sull'immigrazione, il secondo tema popolare e populista cavalcato da Ukip, i conservatori sono piú uniti e piú pronti al contrattacco. Giá nel discorso della Regina in Parlamento, la settimana prossima, saranno annunciate nuove misure piú restrittive, come ad esempio limitazioni all'accesso degli immigrati al servizio sanitaria nazionale gratuito. Resta da vedere se basteranno per placare i timori degli elettori che hanno votato Ukip, i cui poster elettorali dichiaravano in tono minaccioso che «la Ue l'anno prossimo fará entrare 29 milioni di bulgari e rumeni in Gran Bretagna. Abbiamo perso il controllo dei nostri confini. È ora di dire basta».

Il ministro dell'Interno Theresa May oggi si é dichiarata ottimista sulle prospettive dei Tories. La May non ha voluto promettere un anticipo del referendum, ma ha ammesso che l'elettorato ha bisogno «di maggiori certezze» sui tempi e modi della consultazione. Cameron aveva promesso un referendum dopo le elezioni del 2015 in caso di vittoria dei Tories, impegnandosi nel frattempo a rinegoziare la posizione di Londra nella Ue. Ora per dare certezze all'elettorato il Governo potrebbe approvare una legge che rende il referendum vincolante.

Le elezioni di questa settimana comunque rappresentano una svolta importante nella politica inglese. Ukip ha acquistato una credibilitá impensabile fino a poco tempo fa e ora punta con decisione ad avere una rappresentanza a Westminster. I Tories sono sulla difensiva e Cameron deve affrontare le pressioni crescenti della destra del partito. Come ha sottolineato David Davis, ex rivale del premier per la guida del partito, le proposte di Ukip sull'immigrazione, le tasse, la politica estera e l'Europa «imitano in essenza un manifesto elettorale conservatore degli anni Ottanta». Come dire: se Cameron continuerá a "modernizzare" i Tories, saranno i clown di Ukip a ridere alle prossime elezioni politiche.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi