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Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2013 alle ore 18:40.
L'ultima modifica è del 09 maggio 2013 alle ore 14:19.

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M5s protegge la democrazia, senza il movimento ci sarebbero delle forze sovversive. È questo il messaggio lanciato da Beppe Grillo nel corso dell'assemblea con i suoi parlamentari, che si è tenuta "a porte chiuse", a Montecitorio (l'ex comico è entrato in Parlamento per la prima volta). Gli altri bluffano con le nostre idee, attacca. E rassicura: noi cambieremo le cose, ma serve pazienza, non abbiamo la bacchetta magica. Il leader dei grillini parla anche di restituzione di diaria e dei rimborsi, e striglia i suoi: faremo i nomi e i cognomi di chi vuole tenersi i soldi. Terminato l'incontro, però, il gruppo parlamentare M5s alla Camera precisa che «su diaria e rendicontazione, deciderà l'assemblea» dei Cinque stelle.

Un chiarimento che arriva proprio nel giorno in cui il vice presidente vicario dell'Assemblea siciliana, il grillino Antonio Venturino, viene espulso dall'ex comico per non aver restituito la parte dello stipendio superiore ai 2.500 euro. Soldi destinati, secondo i piani dei grillini siciliani, a finanziare le piccole e medie imprese dell'isola. Dopo il senatore Marino Mastrangeli, dunque, un nuovo cartellino rosso da parte del Movimento.

Il leader M5s su diaria e rimborsi, "black list" per chi si tiene i soldi
Grillo ha incontrato alla Camera i suoi parlamentari. Il faccia a faccia, voluto dopo che il 48% dei deputati grillini si erano espressi in un referendum per la restituzione della diaria secondo coscienza, è stato "raccontato" con continui tweet dal profilo M5s di Montecitorio. Nell'incontro a Montecitorio non c'era Gianroberto Casaleggio, ma era presente Filippo Pittarello, della Casaleggio associati. Sulla questione diaria, Grillo ha strigliato i suoi: «Se avete firmato qualcosa - ha sottolineato - dovete rispettarlo. Metteremo nomi e cognomi di chi vuol tenersi i soldi. Fanculo i soldi! Non si fa la cresta su ciò che non è rendicontato».

Furnari: su black list Grillo ha ritrattato
Concluso l'incontro, il deputato grillino Alessandro Furnari ha ricordato che «sulla blacklist Grillo ha ritrattato in meno di un'ora. Chi ha twittato ha frainteso: gli hanno fatto delle domande e ha ritrattato. Dalle domande e dalle risposte si è capito tutto». Dopo qualche minuto una nota del gruppo parlamentare M5s alla Camera precisa che «su diaria e rendicontazione, deciderà l'assemblea» dei Cinque stelle.

La linea è: 20 punti programma, referendum e leggi di iniziativa popolare
Nell'incontro a Montecitorio Grillo ha dettato la linea del movimento: «Lavoriamo sui 20 punti del programma. Referendum propositivi, senza quorum, e leggi di iniziativa popolare». «Il Pd non cercava un'alleanza, cercava voti per fare il governo senza M5s», ha ricordato, ritornando ai giorni che hanno immediatamente preceduto la nascita dell'esecutivo Letta. «Il governo non regge. L'opinione pubblica sta cambiando. Cercano di dimostrare che siamo come gli altri. Non siamo attaccati alle poltrone. Se non riusciremo a cambiare questo paese, meglio andarcene in massa».

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