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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2013 alle ore 07:58.

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Antonio Ingroia (Agf)Antonio Ingroia (Agf)

Dopo la sfortunata esperienza elettorale con Rivoluzione civile, Antonio Ingroia prenderà servizio oggi presso la procura della Repubblica di Aosta. Lo ha confermato il procuratore capo del capoluogo valdostano, Marilinda Mineccia. L'arrivo di Ingroia è previsto verso le 9,30. In mattinata ci sarà la "immissione in possesso" davanti al tribunale di Aosta in composizione collegiale. Il magistrato siciliano aveva chiesto, secondo quanto si è appreso, un ulteriore rinvio del trasferimento ad Aosta, che però non gli è stato concesso. Il suo ufficio è collocato al secondo piano del palazzo di Giustizia ed è già pronto e arredato da alcune settimane. «Vado ad Aosta con lo stesso spirito di sempre e con la massima disponibilità e apertura verso i colleghi, che mi farà piacere conoscere, e verso il procuratore capo Marilinda Mineccia, che per ora ho sentito solo per telefono e oggi incontrerò di persona», commenta l'ex procuratore aggiunto di Palermo. «Per ora è una presa di possesso dell'ufficio e di contatto con il procuratore capo, insieme al quale concorderemo le modalità successive», spiega Ingroia, confermando di avere ancora dei giorni di ferie arretrati. Quanto alla possibilità di usufruirne, «vedremo, lo decideremo con il procuratore», risponde il magistrato, ricordando anche che «pende il pronunciamento del Tar» sul ricorso dal lui presentato contro il provvedimento di trasferimento emanato dal Csm, caso che i giudici amministrativi affronteranno il 23 maggio. «Resto della mia opinione, ossia che quel provvedimento sia illegittimo - aggiunge Ingroia - ma questo riguarda unicamente riguarda il Csm, non la procura di Aosta».

Il plenum del Csm decide sul trasferimento di Antonio Laudati
Il plenum del Csm deciderà sul trasferimento del capo della procura di Bari, Antonio Laudati, alla Procura generale di Roma. È infatti fissata all'ordine del giorno della riunione la discussione della delibera proposta dalla terza Commissione, che ha approvato all'unanimità il trasferimento di Laudati a Roma con funzioni di sostituto pg. Il via libera del plenum avrà come conseguenza l'archiviazione della procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità aperta in Prima Commissione a carico di Laudati, sul quale pende una richiesta di rinvio a giudizio dei pm di Lecce per abuso d'ufficio ai danni di due suoi sostituti e per favoreggiamento personale nei confronti dell'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini e del leader del Pdl Silvio Berlusconi nell'ambito dell'inchiesta sulle escort. È stato lo stesso Laudati a chiedere al Csm di essere trasferito, anche se avrebbe preferito, come sottolineato anche durante un'audizione a Palazzo dei Marescialli lo scorso 8 aprile, essere destinato alla Direzione nazionale antimafia.

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