Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 maggio 2013 alle ore 12:10.

My24

«Mi sono dovuto separare da mia moglie. Poi mi sono dimesso dall'incarico di Governatore del Lazio ed era giusto fare così. E infine sono tornato a non fare il mio lavoro». Questi i danni patiti dall'ex governatore della Regione Lazio, Piero Marrazzo, testimone nel processo a 4 carabinieri infedeli della compagnia Trionfale accusati di aver organizzato un ricatto ai suoi danni e provocato lo scandalo seguito al blitz illegale subito da Marrazzo quando era in compagnia di un trans. Per quel fatto, avvenuto il 3 luglio 2009, sono sotto processo 4 carabinieri e un viado.

Colpita la mia famiglia e la mia dignità personale
«Questi 4 anni sono stati molto difficili - ha proseguito l'ex presidente - Sono state state colpite la mia famiglia e la mia dignità personale e professionale. Un fatto che mi ha provocato dolore anche per colpa di una campagna mediatica micidiale, molto aggressiva e diffamatoria che ha fornito spesso alla pubblica opinione notizie non vere. Quel giorno nell'appartamento di Natali in via Gradoli, ebbi paura e mi resi conto di aver compiuto il più grande errore della mia vita. Fui sottoposto da quei due carabinieri in borghese a una violenza psicologica molto forte, mi trovai in stato di restrizione, quasi fossi un sequestrato».

Non mi resi contro che giravano un video col cellulare
«Volevo uscire a tutti costi da quella casa ma non mi fu consentito neppure di rivestirmi. Non mi resi conto che stavano girando un video con il cellulare». Marrazzo, che è parte civile nel processo, ha spiegato quanto vissuto il 3 luglio 2009. La sua testimonianza è sttaa comunque contrassegnata da «non ricordo». I pubblici ministeri in aula sono Edoardo De Santis e Rodolfo Sabelli.

Non ho mai usato l'auto di servizio
«Ammetto le mie responsabilità: ho avuto negli anni passati - ha detto - sporadici incontri con transessuali, se ne contano sulle dita di una mano, qualche volta c'é stato un consumo di cocaina in modica quantità che non portavo certo io. Non ho mai usato l'auto di servizio per questo tipo di incontri né ho mai portato trans negli uffici della Regione».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi