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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2013 alle ore 18:19.

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La locomotiva cinese rallenta: ecco i pericoli per l'economia mondiale (Corbis)La locomotiva cinese rallenta: ecco i pericoli per l'economia mondiale (Corbis)

La locomotiva cinese riduce la velocità ai minini da almeno un anno. Il rallentamento della domanda interna e internazionale pesa anche sull'economia dell'ex Celeste Impero, i cui ultimi dati deludono e alzano la pressione per il varo di nuove misure di stimolo da parte di Pechino. L'ultima conferma arriva da una serie di dati statistici, tutti sotto le attese degli analisti e condizionati dallo stato dell'economia globale oltre che dall'apprezzamento dello yuan.

I brutti dati economici
La produzione industriale a maggio è salita del 9,2%, sotto le attese degli analisti. Le esportazioni sono cresciute dell'1%, il minimo degli ultimi 10 mesi, contro il +14,7% di aprile, mentre l'import è calato dello 0,3%. Anche i nuovi prestiti in valuta locale sono scesi da 793,2 a 667 miliardi di yuan e segnalano l'affaticamento del sistema bancario locale. Ma già lo scorso mese inoltre gli analisti contattati da Bloomberg avevano tagliato le stime sulla crescita del Pil del secondo trimestre dall'8 al 7,8.

Anche l'inflazione rallenta
Sempre in maggio, i prezzi al consumo sono aumentati solo del 2,1% contro la stima del 2,5%. «I dati sull'inflazione mostrano che la crescita cinese continua a rallentare - spiega Jianguang Shen, capoeconomista di Mizuho Securities Asia - . In particolare, i prezzi alla produzione rivelano una domanda debole».«La crescita resta poco convincente - sintetizza Louis Kuijs capo economista di Rbs a Hong Kong - e i dati rafforzano ancora di più le richieste di una politica macro espansionistica».

I possibili rimedi: taglio dei tassi o aumento della spesa
«Ci aspettiamo che la crescita cinese per quest'anno si attesti al 7,6% - sottolinea Jian Chang, economista di Barclays a Hong Kong - con maggiori possibilità che la banca centrale tagli i tassi». Per Pechino tuttavia lo spazio di manovra per eventuali nuove manovre di allentamento monetario o di aumento della spesa ha dei limiti. I rischi sono infatti sia di tipo finanziario che di sovracapacità produttiva, mentre preoccupa l'impennata dei prezzi del comparto immobiliare.

Il pericolo di bolla immobiliare
I prezzi del mattone infatti continuano a crescere, e un taglio dei tassi potrebbe incendiare quella pericolosa bolla immobiliare che la banca centrale ha cercato di contenere nei mesi recenti. Tra l'altro, una sforbiciata al costo del denaro «potrebbe essere poco efficace contro l'afflusso di capitali - sottolinea Tang Jianwei, senior economist alla Bank of Communications a Shanghai - legato alle aspettative di un apprezzamento dello yuan».

Un nuovo ciclo di riforme economiche
La maggior parte degli economisti ritiene quindi che un nuovo pacchetto di stimoli non sia imminente. Iniettare altro denaro gonfierebbe la bolla immobiliare. E' invece più probabile che la nuova leadership cinese vari un pacchetto credibile di riforme economiche, come attesterebbero una serie di indicrezioni di ambienti governativi riportate da Reuters.

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