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Questo articolo è stato pubblicato il 26 giugno 2013 alle ore 10:20.

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F-35, intesa nella maggioranza: stop a ulteriori acquisti senza ok Camere - Ma per i primi aerei avremo pagato già 1 miliardo entro fine 2013

La Camera impegna il governo «relativamente al programma F-35 a non procedere a nessuna fase di ulteriore acquisizione senza che il Parlamento si sia espresso nel merito». È il passaggio più sensibile della mozione di maggioranza sui caccia a firma dei capigruppo di maggioranza Speranza, Brunetta, Dellai, Pisicchio e Formisano. Sul controverso acquisto dei caccia si è arrivati dunque a un'intesa ampia fra i partiti che sostengono l'esecutivo. Ad annunciare il passo in avanti il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Lorenzo Dellai.

«Il testo si presenta molto equilibrato. Fa salve le decisioni assunte, non pone l'obiettivo di uscire dal programma ma apre una fase di verifica molto importante - ha aggiunto Dellai - e impegna il governo a non procedere in ulteriori fasi operative se non dopo quella ricognitiva». L'Aula si pronuncerà già questo pomeriggio sul punto, dal momento che all'unanimità è stato deciso il rinvio del provvedimento sulla messa alla prova nell'ambito della politica carceraria. Il documento finale «è quello della mozione elaborata stamattina dal Pd, dunque è prevista una fase conoscitiva», precisa il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza. Felice che «tutti, governo e maggioranza, si siano ritrovati su questa posizione».

Mauro: non è esibizione muscolare, servono alla pace
Il ministro della Difesa, Mario Mauro, ha chiarito che gli F-35 che l'Italia intende acquistare andranno solo a sostituire i velivoli obsoleti e serviranno alla difesa della pace. Il programma «non è nell'ottica di un'esibizione muscolare, c'è invece l'esigenza inderogabile di portare a compimento quella che è la revisione del nostro strumento
militare», ha spiegato in Aula alla Camera. «L'azione della difesa dipende dal ripudio della guerra come risoluzione delle controversie e ne rende plausibile l'esistenza con il massimo delle efficienze delle forze armate», ha sottolineato, «ripudiare la guerra spesso significa considerare le opportunità della pace». Il ministro ha così dato parere favorevole alla sola mozione di maggioranza.

Le linee dei partiti prima della sintesi
In mattinata il Pd si era ricompattato intorno alla posizione secondo cui il governo non avrebbe potuto in alcun modo procedere all'acquisto dei caccia F-35 senza l'autorizzazione preventiva del Parlamento durante la fase di indagine conoscitiva. Questo il passaggio chiave del testo portato all'attenzione delle altre forze della maggioranza: «la Camera impegna il governo a non procedere a nessuna fase di acquisizione degli F-35 senza che il Parlamento si sia espresso nel merito ai sensi nella legge 244 del 2012». La mozione è stata accettata dai deputati con 4 voti contrari e 6 astenuti. Da parte sua il capogruppo Pdl in commissione Difesa alla camera, Salvatore Cicu, aveva messo in chiaro la contrarietà del suo partito alla sospensione "secca" del programma. Soprattutto perché un blocco rischierebbe di «avere effetti sugli impegni sottoscritti».

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