Pensioni, ecco come il Governo vuole cambiarle e perché la riforma Fornero non basta più
Dalla «flessibilità» con penalizzazioni per chi esce dal lavoro prima dei 66 anni al super-prelievo sui guadagni alti, torna in attività il cantiere delle riforme su previdenza e Fisco - Le regole attuali
di Gianni Trovati
6. I tagli allo studio
Tradotto in cifre, l'ipotesi di base a cui la maggioranza sta lavorando è quella di tagliare dell'8% l'assegno di chi lascia a 62 anni, del 6% quello di chi lavora fino a 63 anni, del 4% il conto di chi va in pensione a 64 e così via, fino alla neutralità di chi "sceglie" le regole generali e lascia l'ufficio a 66 anni. In modo speculare, chi lavora fino a 67 anni (più, come sempre, i mesi aggiuntivi dettati dall'adeguamento automatico) potrebbe avere un bonus del 2%, che sale al 4% per chi rimane al lavoro fino a 68 anni e così via fino all'8% riconosciuto a chi inizia a riposarsi a 70 anni. Semplice, no? Ma le controindicazioni non sono poche
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