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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2013 alle ore 14:00.
L'ultima modifica è del 03 luglio 2013 alle ore 09:25.

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Ue: più flessibilità per l'Italia. Letta: investimenti in infrastrutture - Ma il tesoretto (8 mld) non può finanziare Iva e Imu

«Sicuramente nella legge di stabilità metteremo in campo investimenti per le infrastrutture, non solo quelle delle grandi opere ma anche quella digitale. E poi affronteremo il tema del taglio delle tasse sul lavoro e dell'aiuto al lavoro giovanile». Lo dice Enrico Letta al tg1 sulla decisione della commissione Ue.

Le «deviazioni temporanee»
Tutto è in quelle due parole: «deviazioni temporanee». Per i Paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo - e quindi anche per l'Italia - arriva una maggiore flessibilità di bilancio, con riferimento al 2014, per effettuare investimenti che consentano di agganciare la ripresa. La Commissione Ue «consentirà deviazioni temporanee dal raggiungimento dell'obiettivo di medio termine» che consentiranno «investimenti pubblici produttivi», cofinanziati dalla Ue. Lo ha annunciato a Strasburgo il presidente Josè Barroso e oggi il commissario Olli Rehn scriverà ai ministri per spiegare il nuovo approccio. Una boccata d'ossigeno, dunque, anche se è la stessa Commissione, per voce di Simon ÒConnor (portavoce del commissario Ue agli affari economici Olli Rehn) a chiarire che la flessibilità sull'uso di investimenti produttivi «in nessuna circostanza permette agli stati membri di sforare il limite del 3% del rapporto deficit-Pil».

E l'Italia plaude. «Il Governo italiano - si legge in una nota di Palazzo Chigi - raccoglie con grande soddisfazione un risultato importante, forse il più importante di tutti nel rapporto con le Istituzioni europee. Il Presidente della Commissione Europea, Barroso ha infatti appena annunciato a Strasburgo per i Paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo, come l'Italia, una maggiore flessibilità di bilancio nel 2014 per investimenti produttivi e per rilanciare la crescita. È il premio per la scommessa che questo Governo ha fatto fin dall'inizio sul rispetto degli obiettivi di finanza pubblica». Poi, questa volta in un tweet, il premier - che oggi sarà oggi a Berlino, per una conferenza sull'occupazione giovanile con la cancelliera federale Angela Merkel (tra i relatori, anche il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy e lo stesso presidente della Commissione Europea Josè Manuel Durao Barroso) - commenta: «Ce l'abbiamo fatta! Commissione Ue annuncia ora ok a più flessibilità per prossimi bilanci per paesi come Italia con conti in ordine».

Saccomanni:oggi primo segnale, a ottobre consiglio valuterà
Da Bruxelles è arrivata «un'ottima notizia, premia il lavoro fatto negli ultimi mesi, che ha tolto un po' di scetticismo da parte di alcuni», ha osservato il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, in merito alla maggiore flessibilità sul deficit. «Non è in discussione il 3%, il problema sono le deviazioni temporanee», ha aggiunto. Oggi dalla Ue, con il via libera a una maggiore flessibilità, é arrivato «un primo segnale» e a ottobre il Consiglio europeo farà un valutazione della situazione per eventuali ulteriori cambi di passo.

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