Le griffe del made in Italy che hanno perso il tricolore
Le griffe agroalimentari italiane hanno sempre maggiore appeal sui mercati. Lo shopping dei marchi storici da parte di aziende straniere e multinazionali negli ultimi anni ha sottratto all'Italia un patrimonio che la Coldiretti, in uno studio presentato in occasione dell'assemblea ,ha valutato in circa 10 miliardi.
di Annamaria Capparelli
4. AR
Antonino Russo produce pelati e conserve di pomodoro in Campania e da da qualche anno ha inaugurato il nuovo stabilimento di trasformazione in provincia di Foggia. Ha costituito una nuova società "Princes Industrie Alimentari" controllata al 51% dalla Princes che fa capo al gruppo Mitsubishi. L'obiettivo della Princes è di espandere la produzione in nuovi mercatiRusso come i pc stanno a Bill Gates. Quello di Ar è un vero impero del pomodoro che lavora il 20% del pomodoro da industria del Mezzogiorno e dà lavoro a 300 dipendenti fissi e oltre 2mila stagionali. Esporta l'80% delle produzioni dalla Gran Bretagna all'Africa.
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