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Questo articolo è stato pubblicato il 04 luglio 2013 alle ore 12:10.

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Boom delle summer school per over 50: ora tocca ai manager (fuori corso) recuperare d'estate

Al fresco di un rifugio di montagna o al chiuso in città: studiare d'estate è dura, lo studente lo sa, così la scelta della location diventa decisiva per superare le resistenze. Le summer school non pagano pegno alla crisi, tanto che il calendario di quest'anno è ricco come mai in passato, con offerte per vari profili professionali e livelli d'esperienza. Corsi brevi che promettono di riqualificare i professionisti e offrire loro nuove opportunità di lavoro, anche se non sempre la resa è in linea con le aspettative.

Le opportunità dall'economia ai temi sociali
Le tematiche affrontate dai corsi estivi sono molto ampie, dal recupero di materie lasciate sui banchi del liceo all'approfondimento di temi d'attualità che possono tornare utili per la carriera. Per fare qualche esempio, dal 4 al 10 agosto a Verona (Villa Buri) si svolge il corso Geostrategia Africana aperto a 50 giovani tra studenti, laureati, laureandi, disoccupati e cooperanti, che potranno acquisire le conoscenze necessarie ad avviare un'attività d'impresa. Le lezioni si snodano in cinque giornate, con la conclusione affidata a un project work.

L'Università Ca' Foscari organizza invece per tutta l'estate corsi intensivi sui temi delle arti, delle scienze, dell'economia e della cultura: tra i titoli, figurano Scrittura Creativa, Design Partecipativo, Public Speaking e Sicurezza delle applicazioni Web. Mentre a Tonadico di Primiero (Trento) dal 25 al 29 agosto è in programma una summer school intitolata "Per una cultura del dialogo tra le civiltà. Le risorse delle scienze umane davanti ai conflitti", con lezioni sulle tematiche socio-politiche affiancate da escursioni nel verde del territorio.

Dal 16 al 25 settembre l'Università Tor Vergata di Roma organizza una summer schoool intitolata "The Economics of Culture", un corso intensivo di nove giorni per approfondire le opportunità di valorizzazione in termini di business offerte dal nostro patrimonio culturale. Sceglie il Centro Volta di Como, con vista sul lago, l'Università Bicocca di Milano per la summer school Emerging renewable energy conversion and storage (9-13 settembre), con approfondimenti che spaziano dalle nanotecnologie all'impiego efficiente delle tecnologie green.Ci sono decine di altre offerte formative da qui a metà settembre, con durate che variano da pochi giorni a due settimane, e costi compresi tra 100 e 800 euro.

Servono davvero?
Al di là del contributo che questi corsi possono offrire al bagaglio personale di conoscenze, possono essere utili ai fini lavorativi? "Il boom registrato dalla summer school negli ultimi anni non deve trarre in inganno", osserva Paolo Damia managing director di Trevisearch. "L'esperienza di selezionatore del personale mi dice che le aziende italiane non sono poi così interessate a professionisti con competenze specialistiche. Anzi, un elevato livello di specializzazione a volta viene visto come una minaccia dall'imprenditore". Un discorso che vale meno se si cerca un lavoro (per chi lo ha perso) o uno scatto di carriera in una multinazionale: "Queste aziende sono sicuramente più attente a valorizzare le competenze", osserva Damia, "anche se la loro presenza sul territorio italiano sta calando ultimamente". Il quale invece riconosce un valore importante a queste esperienze in termini di networking: "Sicuramente si tratta di occasioni importanti per venire in contatto, tra docenti e colleghi di corso, con altri professionisti, con i quali scambiare opinioni, e magari dai quali ricevere in futuro offerte di lavoro".


L'offerta all'estero
Le summer school sono un appuntamento tradizionale per le principali business school internazionali. La London School of Economics and Political Science organizza una settantina di corsi da qui a metà agosto, dall'Accounting and Finance al Management, dai temi economici a quelli giuridici e della politica internazionale. Simile l'approccio della Columbia University, con un ventaglio di temi di approfondimento che abbracciano i settori della macroeconomia, della leadership aziendale e dei beni culturali e artistici. La filosofia è di casa a Cambridge, affiancata da studi relativi alla letteratura, alla politica e alle relazioni internazionali, mentre l'Università Pompeu Fabra di Barcellona è specializzata nelle tematiche della comunicazione.

Paolo Ghiglione, ceo di Talent Manager, promuove le esperienze internazionali in termini di valorizzazione del curriculum: "Imparare un'altra lingua, conoscere un'altra cultura, prestare costante attenzione alla formazione, sono considerati un plus dalle aziende in cerca di personale. Per le aziende è positivo vedere che una persona investe su se stessa anche durante il periodo estivo ed è disposta a impegnarsi anche quando la maggior parte delle persone va in vacanza". Quanto alla scelta, il suo consiglio è di "informarsi con attenzione sui programmi e i costi contattando le scuole e consultare attraverso una veloce ricerca online i commenti degli utenti e le testimonianze di chi ha già partecipato alle edizioni passate".
Per chi invece volesse recuperare un percorso di studi più completo ci sono poi le università telematiche che permettono di ottenere il titolo accademico mentre si lavora, che però dovranno a breve rispettare una serie di parametri per ottenere l'accreditamento ministeriale, pena la chiusura. (L.B.)

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