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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2013 alle ore 15:33.

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Sempre più turisti russi, cinesi e arabi scelgono l'Italia. Ma si può fare meglio: «Please do it better»

Servirà anche a noi un kit per apprendere modi più gentili, evitare derive truffaldine e accogliere al meglio i nuovi turisti globali che approdano in Italia alla ricerca del meglio? Per ora no, anche se...
Osservando solo i dati pare che l'iniziativa presa dalla Camera di Commercio parigina che ha lanciato la campagna Do you speak touriste? per spiegare al personale come essere più educato e gentile con i turisti stranieri, non sia ancora necessaria agli operatori turistici nel Belpaese. Secondo il rapporto "Impresa Turismo 2013" dell'Isnart, l'Istituto nazionale di ricerche turistiche, l'Italia è ancora sinonimo di cultura, enogastronomia e shopping di qualità. Il giudizio degli stranieri sull'offerta turistica del territorio si sintetizza in un 7,9 (su 10): buona ospitalità dei residenti, disponibilità di informazioni nelle strutture di alloggio, qualità del mangiare e del bere, e dell'offerta culturale. Anche se ad esempio, il caso dei gondolieri allegri a Venezia e lo scandalo di Pompei, ci raccontano, ci sono ancora ampi margini di miglioramento.

I flussi turistici nel nostro Paesesecondo i dati Enit
Il turismo cresce grazie ai mercati extra-Ue: ma si può fare di più. Lo confermano i dati elaborati dall'Enit sul fronte del turismo organizzato. Attraverso la sua rete estera, l'Agenzia ha verificato l'andamento delle vendite del prodotto-Italia presso i principali tour operator in questa stagione estiva. I risultati sono in linea con i numeri relativi alla spesa turistica nel 2012, che secondo la Banca d'Italia ha fatto segnare introiti pari a 32 miliardi di euro (+3,8% rispetto anno precedente), soprattutto grazie all'incremento della spesa degli ospiti provenienti dai paesi Bric.

Crescita extra-Ue: dalla Russia con amore e rubli
In questo periodo la Cina vede un trend in ascesa verso l'Italia del 28,8%, superiore a quello registrato dalle altre destinazioni europee. Ottimi risultati dal Brasile (+10% di vendite rispetto all'estate scorsa), dall'Argentina, dall'India (incremento del 5-10%), dall'Australia e dal Giappone che – dice lo studio - si ripresenta prepotentemente nello scenario dei viaggi.
Dalla Russia, che in generale vede una dinamica di crescita tra le migliori al mondo, le vendite aumentano del 15% e le richieste si dirigono verso Emilia Romagna, Riviera del Veneto, Riviera di Ulisse, Sicilia, Sardegna, Ischia e Costa Amalfitana, Liguria. Dagli Usa si prevede una crescita che oscilla tra l'8 e il 25%, con una domanda rivolta verso la Toscana, il Lazio, il Veneto e la Campania. Buone le previsioni anche per l'inbound dal Canada. Mentre i turisti che arrivano dagli Emirati Arabi, secondo i tour operator, richiedono esclusivamente pacchetti individuali, su misura, per laghi, montagna e località termali.

Per gli europei vacanze brevi e low cost
Rispetto alla scorsa stagione, i cittadini comunitari si presentano "stabili": non rinunciano alla vacanza ma, come segnala l'Eurobarometro, preferiscono il turismo domestico, optando per viaggi brevi. Fra otto top destinazioni europee, l'Italia sarà al primo posto per tedeschi e austriaci, olandesi, belgi e svizzeri. «Magari ci sarà un riposizionamento a tipi di fruibilità di servizi più a buon mercato - commenta il Presidente dell'ENIT, Pier Luigi Celli - ma bisogna cercare di rispondere in maniera adeguata e tempestiva alle richieste e ai bisogni di un numero sempre maggiore di turisti, provenienti soprattutto dai nuovi mercati, che coltivano il sogno del viaggio in Italia e desiderano concretizzarlo al più presto».

Turismo e Expo
Ieri il premier Enrico Letta ha affermato che «è inaccettabile che il nostro Paese sia sceso così in basso nelle graduatorie del turismo. L'Expo sarà l'occasione per scalare nuovamente le classifiche». Sicuramente «dobbiamo sempre di più segmentare i mercati con maggior crescita rispetto alla loro capacità di spesa, come gli Emirati Arabi, la Turchia, il Messico, il Sud Africa», come ha spiegato il direttore generale dell'Enit, Andrea Babbi. «C'è un'Italia dei "turismi" da far scoprire e valorizzare oltre le quattro "grandi" famose in tutto il mondo: Roma, Firenze, Venezia e Napoli». (L.B.)

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