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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2013 alle ore 17:55.
L'ultima modifica è del 08 luglio 2013 alle ore 13:53.

Zanonato: ridurre l'Imu su prima casa e capannoni. Squinzi: debiti Pa e cuneo fiscali più urgenti

Le ipotesi per modificare l'Imu si rincorrono e accendono la battaglia dentro la maggioranza e tra partiti e governo con il ministro del'Economia Fabrizio Saccomanni finito nel mirino del Pdl e difeso dal premier Enrico Letta. Accanto alla tassazione sulla casa c'è poi l'altra partita sull'Iva con il tentativo di evitare l'incremento di un punto. Il ministro Zanonato traccia le prossime mosse: ridurre l'Imu sulla prima casa e sugli immobili strumentali delle aziende (capannoni, negozi e terreni). Il responsabile del Welfare Enrico Giovannini ricorda che una riforma complessiva della tassazione sugli immobili arriverà solo con la legge di stabilità e quindi tra diversi mesi. Ma poi si corregge. «Non è un capriccio né un modo per rinviare - spiega -. Questi sono i tempi che in tutta Europa hanno definito, il cosiddetto semestre europeo, per avere politiche anche più coerenti. Quelli sono i tempi in cui il governo proporrà al parlamento le sue scelte». In una nota il ministro precisa: il riferimento alla legge di stabilità vale solo per il cuneo fiscale, «visto che il Governo ha formalmente preso l'impegno di rivedere la tassazione sugli immobili entro il 31 agosto».

Le prossime tappe: interventi sull'Imu per famiglie e aziende
«Sappiamo che l'esenzione per la prima casa è una priorità per il Pdl, quindi si farà, ma in modo ragionevole» aveva spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini in un'intervista alla Stampa. Che per essere più chiaro dice: «La sospensione del pagamento finora non ha riguardato le case di lusso: per esempio
si può intervenire in tal senso, senza toccare in alcun modo le villette bifamiliari dei pensionati». un altro esponente del Governo interviene sul tema. Poi Flavio Zanonato (ministro per lo Sviluppo economico) indica «le prossime tappe»: «Evitare l'incremento di un punto dell'Iva e intervenire per ridurre l'Imu sulla prima casa delle famiglie e sugli immobili strumentali delle aziende, su capannoni, negozi e terreni, la prima casa di voi imprenditori» dice rivolto alla platea dell'Unione industriale di Torino. «Noi - ha aggiunto poi il ministro parlando con i cronisti - vogliamo rispettare pienamente gli impegni che Letta ha preso quando si è insediato». Impegni «che vanno rispettati integralmente, sono la base del funzionamento del nostro governo».

La replica di Squinzi, l'invito degli industriali ai vertici del Parlamento
Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, ricorda però al ministro che «la nostra idea l'abbiamo già esplicitata. Ancora prima di Imu e Iva ci sono due interventi più urgenti da fare: il pagamento dei debiti della Pa e il cuneo fiscale del lavoro». Intanto domani sera su iniziativa del leader degli industriali è stato organizzato un incontro a cena, alla foresteria di Confindustria in via Veneto, tra i vertici dell'organizzazione e i
presidenti di Camera, Senato e di tutte le Commissioni. «Un incontro per passare i messaggi e la nostra visione su tutte le istituzioni, le nostre proposte che sono tantissime di cui dovremo parlare nei prossimi mesi» commenta Squinzi. Che aggiunge: «Sarà un incontro orientato al dialogo perchè la mia Confindustria è una Confindustria che dialoga, non urla né impone. Noi vogliamo dialogare». Squinzi commenta anche il pressing del Pdl sul ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni: la richiesta avanzata al ministro da parte di alcuni esponenti del Popolo della libertà? «Stimo Fabrizio Saccomanni - risponde Squinzi -, è un tecnico di altissima levatura e se dipendesse da me direi di no».

«Il nostro difetto più pericoloso, la propensione a conservare lo status quo»
«L'Unione europea incerta nel completare l'integrazione politica ed economica ha penalizzato i paesi più deboli, come il nostro, e si è chiusa in un ostinato quanto dannoso rigorismo», ha chiarito Squinzi durante il suo intervento all'Assemblea dell'Unione Industriale di Torino. Ora, ha sottolineato, «i nostri squilibri sono stati grande debito, bassa crescita ed erosione progressiva della competitività. Ma il nostro difetto più pericoloso è una propensione naturale a conservare lo status quo». In particolare, ha aggiunto, «aggrapparsi a un precario presente in attesa di un passato é un comportamento suicida».

Gli attacchi del Pdl a Saccomanni
Intanto dal Pdl si levano voci di moderazione contro gli attacchi del partito a Saccomanni. È il senso dell'intervento di Fabrizio Cicchitto: «Francamente alla gente interessa la battaglia sui contenuti, non quella sui nomi, interessa l'abolizione dell'Imu non l'abolizione di Saccomanni che fra l'altro in questo contesto richiederebbe un'operazione complicatissima, proprio da prima Repubblica, e cioè un rimpasto del Governo».

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