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Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2013 alle ore 21:55.
L'ultima modifica è del 09 luglio 2013 alle ore 15:07.

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Mediaset, il 30 luglio udienza in Cassazione per Berlusconi. L'intero Pdl si compatta a difesa del Cav

Il 30 luglio prossimo davanti alla sezione feriale penale della Cassazione si svolgerà l'udienza per il processo Mediaset, che vede tra gli imputati l'ex premier Silvio Berlusconi. La fissazione della discussione è avvenuta sulla base del ricorso presentato dai difensori dell'ex premier.

L'argomento tiene banco nella riunione del gruppo del Pdl. Tutti i parlamentari, a partire da Angelino Alfano, si compattano per difendere Silvio Berlusconi che non ha partecipato alla riunione). Diverse sono le opzioni che vengono valutate nel corso dell'assemblea per dare una "risposta forte" a quello che in molti definiscono un "golpe". C'è chi come Gianfranco Rotondi propone di andare da Napolitano per denunciare un deragliamento dai binari della democrazia. Giancarlo Galan è invece più tranchant individuando come unica soluzione il ritorno alle urne. Una delle proposte poi avanzata dal presidente della commissione Cultura e rilanciata dal vice capogruppo Maria stella Gelmini è quella delle dimissioni di massa. Non è esclusa nemmeno l'idea di tenere una grande mobilitazione coinvolgendo gli elettori nella difesa del Cavaliere.
Nel corso dell'incontro però c'è anche chi come Fabrizio Cicchitto invita a scindere il piano del governo dall'accanimento giudiziario contro il Cavaliere. Per l'ex capogruppo poi l'accanimento contro Berlusconi è dato dal fatto che il governo in carica è un successo del Pdl.

«Sono esterrefatto, non si è mai vista una cosa del genere, che determina un aggravio delle possibilità di difesa, perché contavamo di avere più tempo per svolgere i nostri approfondimenti». Così il professor Franco Coppi, entrato nel collegio difensivo di Silvio Berlusconi in vista del giudizio in Cassazione sul processo Mediaset, commenta la notizia della fissazione dell'udienza alla Suprema Corte per il 30 luglio prossimo.

«Evidentemente - ha aggiunto Coppi - in questo modo la Cassazione ha voluto rispondere a chi paventava i rischi della prescrizione intermedia di questo processo, ma di casi come questo se ne vedono abitualmente molti altri e la Suprema Corte si limita a rideterminare la pena nel caso in cui, prima del verdetto definitivo, sia intervenuta la prescrizione per una parte dei reati». «Questa è una fissazione che cade proprio tra capo e collo - ha detto ancora il difensore dell'ex premier - e ora, noi difensori, dovremo fare in 20 giorni quello che pensavamo di fare con maggior respiro. Ci batteremo comunque per ottenere l'annullamento con rinvio della sentenza di condanna inflitta a Silvio Berlusconi», ha concluso Coppi.

Alfano: ora per i cittadini identico trattamento dalla Cassazione
Insorge il Pdl: «Sono ben lieto di constatare lo straordinario miglioramento nelle performance della Cassazione», afferma il segretario del Pdl, Angelino Alfano, che ora si attende «un identico trattamento per tutti i cittadini». «Milioni di italiani aspettano giustizia per anni, ma per Silvio Berlusconi la Corte di Cassazione viene convocata in un tempo record», sottolinea il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. Secondo il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta, il sistema giustizia sta diventando «un mostro incontrollabile».

Santanchè: non ci sto, passiamo all'azione
«Le parole dell'avvocato Coppi, per chi ancora avesse dei dubbi, sono la certezza che la giustizia non c'é per il presidente Silvio Berlusconi». Così Daniela Santanché, senza troppi giri di parole, sollecita il Pdl: «Che cosa facciamo noi, come movimento politico? Aspettiamo ancora l'unica manifestazione che forse riusciremo a fare, e cioé - ironizza con amarezza - quella di accompagnarlo in carcere?». «Non ci sto», scandisce allora la pasionaria Pdl. «Basta divisioni, basta perder tempo con tentennamenti, e sofismi. Serve - conclude - passare all'azione».

Gasparri: serve risposta politica, no a Cassazione fast-food
Sulla stessa linea Maurizio Gasparri (Pdl), vice presidente del Senato: «Siamo di fronte - osserva - al supremo organo di giudizio o a un fast-food dove si sfornano decisioni su richiesta? Non possiamo subire in silenzio e passivamente un'aggressione di questa portata. La risposta deve essere corale, politica, decisa. E la dovremo prendere tutti insieme rapidamente perché è giusto solidarizzare con Silvio Berlusconi una volta di più oggetto di una manovra stupefacente».

Sabelli (Anm) : «Polemica inopportuna e infondata»
'«Sulla decisione della Cassazione sta montando una polemica inopportuna e infondata''. Lo sottolinea all'Adnkronos il presidente dell'Associazione nazionale magistrati,
Rodolfo Sabelli, dopo le dichiarazioni odierne degli esponenti del Pdl. «'Esistono disposizioni interne -spiega Sabelli- che riproducono il contenuto di norme di legge, in base alle quali, nel caso ci sia una prescrizione imminente, si puo' derogare alla
sospensione dei termini feriali. Dunque -rimarca il leader dell'Anm- non si tratta di una scelta straordinaria perche' in questo caso riguarda Berlusconi, ma di una decisione conforme all'applicazione di regole generali, fatta per evitare la prescrizione dei reati. Va al di la' del caso specifico». «Parlare di accelerazione non e' corretto -precisa
Sabelli- questa e' l'applicazione di norme generali che mira a evitare la prescrizione dei reati: tutto qui, e nessun intento persecutorio». Il leader dell'Anm chiude con un'osservazione: '«Chi riveste un ruolo rilevante nella vita di un Paese, dovrebbe offrirsi all'accertamento delle eventuali responsabilità. Se ci sono...»

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