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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2013 alle ore 18:40.
L'ultima modifica è del 11 luglio 2013 alle ore 15:48.

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Felice CassonFelice Casson

Cambiare linea, nel Pd serve uno scatto d'orgoglio. Basta autogol. Dopo la decisione di ieri di appoggiare la richiesta del Pdl di sospendere i lavori parlamentari per un giorno, per protestare contro la decisione della Cassazione di anticipare al 30 luglio l'udienza sul processo Mediaset che vede imputato Silvio Berlusconi per frode fiscale, 70 senatori del Pd - favorevoli all'esecutivo di larghe intese con Pdl e Scelta civica - scrivono una lettera aperta e rivendicano «uno scatto d'orgoglio del Pd», perchè non si ripetano «autogol», come accaduto ieri, e perchè «si spieghi meglio» al Paese che il sostegno al governo Letta «è la migliore scelta che si possa fare date le circostanze». Il documento è firmato da senatori di diverse aree, dal veltroniano Giorgio Tonini al bersaniano Miguel Gotor, al "giovane turco" Francesco Verducci.

I 70: serve serietà e responsabilità
Nel documento si rivendica la scelta fatta ieri dal gruppo del Pd al Senato che ha votato per concedere poche ore di sospensione dei lavori parlamentari: «La serietà e la responsabilità si esercitano anche, e soprattutto, nelle scelte difficili e non immediatamente popolari. Non sosterremmo un minuto di più questa maggioranza se non pensassimo che possa produrre in tempi certi le scelte di cui il Paese ha bisogno. Ma oggi rivendichiamo che questa è la miglior scelta che si possa fare date le circostanze. E siamo certi che, se tutto il Pd continuerà a spiegarla senza incorrere nella tentazione di vergognarsene, sarà premiato anche elettoralmente come l'unica forza capace di guardare davvero al bene comune».

Epifani: i 70 hanno ragione
Il segretario Guglielmo Epifani è dunque alle prese con fibrillazioni interne sulle larghe intese. In serata, in un'intervista al Tg3, il segretario parla di "Pdl schizofrenico": la mattina minacciano la crisi poi Berlusconi dice: "andiamo avanti". Serve un chiarimento». I 70, osserva ancora, hanno ragione: non bisogna vanificare il lavoro. «Hanno ragione - afferma - perchè lamentano che il loro sforzo venga considerato come se nulla fosse. E poi in Parlamento non è successo quello che è stato raccontato: noi abbiamo sventato un tentativo di blocco, il Pdl ha fatto una riunione come sempre e oggi il Parlamento ha lavorato». C'é una «fibrillazione continua - osserva ancora Epifani - perché si tengono assieme i problemi del governo e del parlamento con le vicende giudiziarie di Berlusconi. Non può andare avanti in questo modo perché il governo non viene messo in condizione di fare. Questo problema va chiarito assolutamente».Sulla stessa linea l'ex segretario Pierluigi Bersani. «Il Pd deve chiedere con grande forza alla destra cosa intende fare, il Paese ha bisogno di essere governato, non è che tutti i giorni ci può essere un tira e molla su questo governo».

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