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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2013 alle ore 18:40.
L'ultima modifica è del 11 luglio 2013 alle ore 15:48.

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Felice CassonFelice Casson

Il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza lancia un messaggio ai suoi colleghi di partito: chi ha cambiato idea su Letta lo dica. Speranza spiega che secondo la legge del '57 il Cavaliere «non è ineleggibile quindi noi come sempre abbiamo fatto rispetteremo la legge». Il Pd, dunque, non intende seguire M5s, nell'attivare in tempi stretti in giunta al Senato la procedura di ineleggibilità. Speranza ricorda che «questo è anche l'orientamento del segretario nazionale ed è condivisibile».

La strategia "attendista" non è però condivisa dal senatore del partito democratico Felice Casson, che chiede l'acquisizione degli atti del processo Mediaset in Giunta per le elezioni del Senato. «Crediamo - afferma Casson - che ci siano elementi anche per quanto riguarda l'ineleggibilità di Berlusconi ai sensi della legge del 1957. Se Silvio Berlusconi venisse condannato dalla Cassazione con una reclusione superiore ai 3 anni e quindi con l'interdizione dai pubblici uffici, a mio modo di vedere il Senato dovrebbe solo prenderne atto».

Senato: la giunta avvia istruttoria su ineleggibilità Berlusconi
La giunta elezioni del Senato si è riunita. «Abbiamo avviato la discussione generale» sulla ineleggibilità di Silvio Berlusconi, «ma é stata interrotta per consentire la partecipazione ai lavori dell'Aula», spiega il senatore di Scelta Civica Benedetto Della Vedova. «È intervenuto Casson - riferisce inoltre Della Vedova - in questa direzione», ovvero chiedendo l'acquisizione degli atti del processo Mediaset, «ma poi la discussione é stata interrotta». Per quanto riguarda la presentazione di una memoriadifensiva da parte di Berlusconi, Della Vedova chiarisce: «Non sono ancora scaduti i termini una memoria difensiva. Potrebbe ancora arrivare ma non é ancora stata depositata». Il presidente della Giunta Dario Stefano si è riservato di organizzare un calendario dei lavori più lungo e non esclude che si possano convocare delle sedute anche ad agosto nel caso in cui arrivasse la sentenza della Cassazione su Mediaset.

La lettera di 13 deputati del Pd a Epifani e Speranza: Orfini insulta i colleghi
È un susseguirsi di lettere che raccontano di un dissidio interno al partito. «Di fronte ai veri e propri insulti rivolti da colleghi Pd ad altri deputati del gruppo, crediamo che sia opportuna una valutazione da parte vostra sulla vicenda, per capire se non siano stati superati i confini minimi della correttezza e della decenza». Lo chiedono i deputati del Partito democratico Michele Anzaldi, Matteo Biffoni, Luigi Bobba, Simona Bonafé, Ernesto Carbone, Filippo Crimì, Marco Donati, David Ermini, Luigi Famiglietti, Edoardo Fanucci, Federico Gelli, Ernesto Magorno, Laura Venittelli, in una lettera al segretario del Pd, Guglielmo Epifani, e al capogruppo alla Camera, Roberto Speranza.

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