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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2013 alle ore 13:47.

Ior, il Pm del Vaticano congela i beni di monsignor Scarano

Congelati a partire dal 9 luglio i beni intestati a monsignor Nunzio Scarano presso l'Istituto opere di religione (Ior). In una nota, diffusa oggi, la Sala stampa vaticana spiega che l'ordinanza disposta dal Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano (in pratica, il pubblico ministero della Giustizia della Santa Sede) rientra nel quadro delle indagini avviate delle autorità giudiziarie del Vaticano, a seguito di rapporti su transazioni sospette correlate a Scarano (arrestato dalla giustizia italiana per il coinvolgimento in operazioni di riciclaggio di denaro sporco) e depositati presso l'Autorità di informazione Finanziaria (Aif).

Lo Ior, ricorda la nota, «ha affidato al Promontory Financial Group un esame oggettivo dei fatti e delle circostanze concernenti i conti in questione e coopera pienamente con l'organismo di regolazione finanziaria del Vaticano, l'AIF, e le autorità giudiziarie per far interamente luce sul caso. Al momento lo IOR sta infatti affrontando un esame, da parte del Promontory Financial Group, di tutte le relazioni con i clienti e delle procedure in vigore contro il riciclaggio di denaro. Nel contempo, l'Istituto sta attuando provvedimenti adeguati per migliorare le sue strutture e procedure».

«Come ha recentemente dichiarato il presidente Ernst von Freyberg - ha spiegato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi fornendo alcuni dettagli sulle indagini in corso in Vaticano - lo Ior sta seguendo una linea chiara di identificazione sistematica e di "tolleranza zero" nei confronti di tutte quelle attività che siano illegali o estranee agli Statuti dell'Istituto, siano esse condotte da laici o da ecclesiastici».

Riferendosi al congelamento dei beni del suo assistito l'avvocato Francesco Caroleo Grimaldi sottolinea come l'iniziativa del Pm vaticano sia stata più volte sollecitata dallo stesso Scarano, che «é nelle condizioni di chiarire tutto. Ci auguriamo che gli sia dato modo di spiegare quanto é relativo al suo conto corrente oltre alle attività riconducibili allo Ior e all'Apsa, certamente meritevoli di analoga attenzione da parte della Santa Sede».

Sacerdote dal 1987, monsignor Scarano - sospeso cautalativamente dalle sue funzioni presso l'Apsa, l'Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica, dove lavora, dalla fine di maggio - è stato in passato anche funzionario di banca, prima di prendere i voti. Da fine giugno risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Salerno con l'accusa di riciclaggio nell'ambito di un'inchiesta su presunte donazioni, ritenute fittizie dall'accusa. In particolare, Scarano sarebbe il regista di una imponente operazione di riciclaggio di denaro sporco.

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