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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2013 alle ore 16:30.
L'ultima modifica è del 16 luglio 2013 alle ore 13:17.

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Alma Shalabayeva con la figlia (Ansa)Alma Shalabayeva con la figlia (Ansa)

Giallo kazako, cade la prima testa al Viminale: si dimette, con una lettera, il capo di Gabinetto del ministro dell'Interno Angelino Alfano. La relazione del capo della Polizia, Alessandro Pansa, sul caso Ablyazov è sul tavolo del ministro. Nella relazione Pansa ricostruisce le fasi e i passaggi burocratici della vicenda che ha portato all'espulsione dall'Italia della moglie e della figlia del dissidente kazako. Alfano ha riferito in Aula al Senato. La conferenza dei capigruppo ha deciso che la mozione di sfiducia nei suoi confronti, depositata da Sel e M5S, sarà discussa dal Senato venerdì.

Quello del capo di gabinetto del ministro è il primo atto, clamoroso ma atteso, nella linea chiesta da Alfano nella vicenda kazaka. Non è detto però che l'uscita di Procaccini dal gabinetto del Viminale sia un punto a favore di Alfano. Perchè è vero che fu il prefetto - nella gerarchia, è il più in alto al ministero dell'Interno - a ricevere l'ambasciatore del Kazakistan in Italia, che sollecitava la cattura di Muktarr Ablyazov in quanto latitante ricercato da Interpol con mandato di cattura internazionale. Ma Procaccini, che sembra inverosimile non abbia informato il ministro Alfano dell'incontro con il diplomatico, trasmette poi la questione, com'è naturale, al Dipartimento di Pubblica sicurezza. E la vicenda, fino al rimpatrio della moglie e della figlia del dissidente kazako, rientra nella competenza della Polizia di Stato, con tutti gli obblighi informativi legati alla sua gerarchia. Stimato in modo bipartisan e apprezzato al Quirinale, il capo di gabinetto uscente del ministro dell'Interno è un nome molto pesante nello Stato. La sua uscita non sarà senza conseguenze e ora resta da vedere quali altri alti livelli del ministero dell'Interno, a questo punto quelli del Dipartimento di Ps, dovranno o sceglieranno di uscire di scena.

Franceschini: serve massima trasparenza, relazione Pansa va resa pubblica
Il ministro Dario Franceschini chiede di rendere pubblico il report Pansa. «Su questa vicenda nell'interesse di tutti serve la massima trasparenza per questo il governo ha chiesto che la relazione del Capo della Polizia fosse resa pubblica dal ministro dell'Interno», spiega Franceschini a margine della capigruppo del Senato.

Shalabayeva, il legale: in note ambasciata sua reale identità
La Commissione Diritti umani del Senato ha ascoltato in audizione l'avvocato Riccardo Olivo, legale della signora Alma Shalabayeva. È la seconda audizione: con la prima, il 9 luglio, per la prima volta il caso dell'espulsione venne discusso in una sede parlamentare. «Ci sono alcune note dell'ambasciata del Kazakistan dirette alla Questura in cui vi era indicata chiaramente chi era la signora Alma. Sono note datate il 30 maggio, quindi precedenti di almeno un giorno l'espulsione dall'Italia». Lo spiega l'avvocato Riccardo Olivo, legale di Alma Shalabayeva, al Senato, in merito al fatto, sostenuto dal legale durante l'audizione in commissione tutela dei diritti, che le autorità italiane fossero a conoscenza che i trattava della signora Shalabayeva. Durante l'audizione, infatti, l'avvocato afferma: «La polizia italiana poteva sapere che Alma Ayan era Alma Shalabayeva almeno a partire dal 30 maggio». Un fatto, sottolinea l'avvocato, che «rappresentava una ragione per evitare il trasferimento coatto della signora». Nei prossimi giorni, dopo che il Governo avrà fatto le sue comunicazioni, la Commissione ascolterà il Capo della Polizia, prefetto Alessandro Pansa. Infine, sabato 20, la Commissione si recherà a visitare il Cie di Ponte Galeria, ultimo luogo dove è stata trattenuta Alma Shalabayeva prima di venire espulsa. L'audizione odierna sarà trasmessa in diretta dal canale YouTube del Senato.

Brunetta: chi ha sbagliato, pagherà
Interviene anche il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta: «Il caso Ablyazov? La materia c'è, aspettiamo il rapporto Pansa, il capo della polizia, su cosa è effettivamente successo e poi chi ha responsabilità pagherà dal punto di vista politico, penale e amministrativo. Alfano e Bonino potevano non sapere? Io aspetto la relazione pansa, che è un galantuomo. Invito tutti a leggerla, commentarla e valutarla. Sarò io il primo disponibile a leggerla, valutarla, commentarla e a prendere poi le relative valutazioni e decisioni. È inutile lambiccarsi su ipotesi procedurali finché non si conoscono i fatti».

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