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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2013 alle ore 16:07.

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Fisco, Letta: tasse troppo alte perché non tutti le pagano. Su competitività dell'Italia pesa l'economia in nero

«Sulla competitività dell'Italia pesa l'economia in nero che é quantitativamente importante, distorce la concorrenza e produce inefficienza». È quanto ha
sottolineato il premier, Enrico Letta, incontrando i dipendenti dell'Agenzia delle Entrate insieme al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. «L'evasione - ha sottolineato Letta - é un problema di concorrenza e competitività, innanzitutto».

Le tasse sono troppo alte perché non tutti le pagano
In Italia, ha proseguito il premier, «le tasse sono troppo alte perché non tutti le pagano». Il premier ha anche sottolineato che tutti i soldi che saranno recuperati dall'evasione saranno utilizzati per ridurre la pressione fiscale. «È un nostro impegno», ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Basta alla faciloneria nell'uso delle risorse pubbliche
«Vedo con quanta faciloneria si usano le risorse pubbliche, senza andare a verificare il rapporto tra queste risorse e gli usi, che non possono essere sballati o dettati da qualche lobby o interesse politico che vince alle 2 del mattino di fronte a una Commissione», ha sottolineato il premier, Enrico Letta. «L'impegno che dobbiamo prendere - ha osservato Letta - é quello di essere attenti nell'uso equilibrato e parsimonioso del denaro pubblico, un impegno che prendo di fronte a voi per far sì che l'evasione e l'elusione crollino. Dobbiamo essere in grado di usare bene queste risorse». Il premier ha evidenziato la necessità di rilanciare la spending review e «andare a scovare le tante sacche di improduttività e inefficienza».

Lotta senza quartiere per recuperare le risorse, anche nei paradisi fiscali
Il governo, inoltre, promette «una lotta senza quartiere per recuperare le risorse ovunque esse siano, in Svizzera o nei paradisi fiscali. Lo faremo e lo faremo con forza e determinazione», ha detto il premier. «Gli italiani che hanno portato i soldi all'estero devono sapere che il clima è cambiato e che conviene anche a loro riportare i soldi in Italia perchè la situazione internazionale non consente più di avere le coperture che hanno avuto finora», ha detto il premier. Enrico Letta, in visita all'Agenzia delle entrate.Fino a poco tempo fa «nel nostro Paese sul lassismo e l'evasione fiscale non si è parlato un linguaggio efficace, solo da poco si parla di urgenza e di impossibilità di perdere tempo», ha detto il premier.

L'equità è la base della convivenza civile
Bisogna «applicare la Costituzione», che contiene «parole nette». L'equità «é la base della convivenza civile», ha detto il premier Enrico Letta, incontrando i dipendenti dell'Agenzia delle Entrate e di Equitalia. Letta ha espresso «riconoscenza» per «il lavoro oscuro che portate avanti». Il pagamento rapido dei pagamenti dei debiti della Pa, ha detto Letta, «é un messaggio forte: chiediamo il rispetto delle regole ma il primo a rispettarle deve essere lo Stato. Purtroppo sappiamo che non é sempre stato così». Commentando il voto di fiducia al decreto del Fare Letta ha sottolineato come «il voto di fiducia alla Camera è un segnale molto importante».

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