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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2013 alle ore 22:01.

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Il bilancio può peggiorare
Il bilancio del disastro ferroviario di Santiago di Compostela potrebbe aggravarsi ancora: lo ha dichiarato il governo regionale della Galizia. Il nuovo bilancio dell'incidente ferroviario di ieri sera a Santiago di Compostela, in Spagna, è di 80 morti e oltre 178 feriti, 95 sono ancora ricoverate, di cui 36, compresi quattro bambini, sono gravissimi. Il numero delle vittime potrebbe quindi essere destinato ad aumentare nelle prossime ore. All'una è stata sospesa la ricerca delle vittime e tutti i corpi sono stati identificati. Tra i feriti numerosi gli stranieri: al momento sono stati segnalati alcuni cittadini americani e almeno un britannico secondo le ambasciate dei due Paesi.

Il video dell'impatto
L'incidente è avvenuto alle 20.42 e il convoglio copriva la linea da Madrid a El Ferrol. Secondo le testimonianze raccolte tra i passeggeri, il treno avrebbe imboccato una curva ad alta velocità prima di perdere il controllo e deragliare; sei dei dieci vagoni del convoglio ferroviario sono usciti dai binari e si sono rovesciati; tre vetture hanno preso fuoco. L'incidente é avvenuto quando il treno a lunga percorrenza Madrid-Ferrol si trovava alla biforcazione di A Grandeira, a poco più di tre chilometri da Santiago de Compostela, capitale della Galizia.

La velocità elevata la causa: la confessione del macchinista
«Andavo a 190 all'ora. Spero che non ci siano morti perché me li porterei sulla coscienza. Sono umano, sono umano...»: è questo il contenuto di una comunicazione via radio dalla cabina del treno tra uno dei due macchinisti e la stazione pochi istanti dopo il deragliamento. Il limite previsto in quel tratto è di 80 km/h.
Il conducente di 52 anni e con molta esperienza non ha spiegato il motivo del superamento del limite di velocità in un tratto così pericoloso: la curva affrontata dal treno è "chiusa" e si trova subito dopo l'uscita di un tunnel, alla fine di diversi chilometri di rettilineo. I tecnici della procura, delle ferrovie e del ministero sono al lavoro per accertare le cause: se si tratti di un errore umano di un guasto tecnico (secondo fonti vicine agli inquirenti il treno andava alla folle velocità di 220 km/h), oppure di una coincidenza di entrambe le cose. Dopo queste dichiarazioni il conducente è stato messo sotto inchiesta formale.

Il treno che ha subito l'incidente si chiama "Avila 151" ed é uno dei più moderni della Renfe, la compagnia ferroviaria spagnola, e può raggiungere i 250 km orari e secondo alcuni tecnici sentiti dai media, il mezzo aveva passato ieri mattina tutti i controlli e aveva un ritardo di 5 minuti: «Non si violano le norme per recuperare una manciata di secondi - ha affermato un tecnico intervistato dalla tv Antenna 3 -. Nessun macchinista commetterebbe un errore così madornale. Esistono dei protocolli precisi anche per queste evenienze».

Intanto stamattina il premier spagnolo, Mariano Rajoy, ha visitato il luogo dell'incidente; in seguito visiterà alcuni feriti che sono ricoverati in diversi ospedali della zona. Il sindaco di Santiago de Compostela ha cancellato tutti gli eventi della grande festa dell'apostolo in programma nella città a partire da ieri notte e sono stati proclamati sette giorni di lutto nella regione e tre a livello nazionale.

Italiani a bordo: nessuna conferma ufficiale
Tra i passeggeri del treno vi sarebbe stato anche un «gruppo di giovani italiani», secondo quanto riporta El Mundo, che aggiunge: «Le autorità spagnole sono in contatto con il governo italiano affinché avverta le famiglie». Sul posto si trova anche il nostro ambasciatore a Madrid che già di trovava in Galizia per lavoro. La Farnesina però è cauta e sta verificando l'informazione, secondo il ministero degli Esteri italiano le autorità spagnole non hanno ancora fornito una lista dei passeggeri e sta indagando sulla eventuale presenza di un passeggero italiano a bordo.

Napolitano: l'Italia addolorata vi è vicina
«In questo momento di dolore l'Italia si stringe all'amica nazione spagnola con rinnovata, fraterna vicinanza e solidarietà. Ho appreso con sgomento del pesantissimo bilancio di vittime e feriti provocato dall'incidente ferroviario occorso a Santiago di Compostela.». Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato a Re Juan Carlos I di Spagna, reso noto dalla presidenza della Repubblica. «La prego, Maestà, di farsi interprete di questi sinceri sentimenti di cordoglio presso le famiglie delle vittime e tutto il popolo spagnolo», ha aggiunto Napolitano.

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