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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2013 alle ore 17:59.

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Aristotle Onassis (Corbis)Aristotle Onassis (Corbis)

È un'odissea triste quella della Olympic Air, ex Olympic Airways e compagnia di bandiera greca fondata negli anni 50 da Aristotele Onassis, il magnate greco che sposò nella sua isola di Skorpio, Jacqueline Kennedy, vedova del presidente John Kennedy assassinato a Dallas.

Una storia di grandi successi e un'immagine di prestigio nei cieli di mezzo mondo quella della Olympic. Altri tempi, altri personaggi del bel mondo, altri scenari. Ma la cartolina dei ricordi si è sfocata e i colori sono diventati meno nitidi, seppiati, color nostalgia. La compagnia area dopo la morte di Onassis ha vissuto momenti sempre meno gloriosi fino a dover essere salvata dallo stato ellenico che l'ha trasformata, con metodo, in un carrozzone dei cieli dell'Egeo dove infilare parenti e amici con una raffinata politica clientelare degna di miglior causa.

Il 15 ottobre 2009 la compagnia viene privatizzata e acquistata dal magnate (emulo di Onassis) Andreas Vgenopoulos. L'ha pagata 180 milioni di euro, prezzo da saldo per il suo fondo di private equity Marfin Investment Group. La festa per l'acquisto è un ricordo indelebile per il bel mondo di Atene: 12mila invitati nell'immenso hangar dell'aeroporto Eleftherios Venizelos della capitale. Tutti seduti, una distesa sconfinata di tavolini disposti in mezzo agli aerei ben allineati, con l'aria solcata per tutta la serata dagli acrobati del Cirque du Soleil.

Modificato il nome in Olympic Air la nuova società non è però riuscita a risollevarsi dalle sorti avverse, complice la devastante crisi economica della Grecia, la peggiore dalla seconda guerra mondiale, sebbene il paese mediterraneo sia tornato ad essere una delle mete preferite dei turisti, complici i rivolgimenti delle "Primavere arabe" ben presto trasformatisi in "autunni caldi".

Vgenopoulos si è posto l'obiettivo di vendere Olympic Air alla Aegean, principale compagnia aerea greca, per metà del prezzo pagato a suo tempo, ma l'accordo non si vede all'orizzonte. Ora la svolta internazionale: la compagnia aerea turca, la Turkish Airlines, seconda in Europa dopo Lufthansa, ha presentato un'offerta di acquisto per comprare il 100% del vettore greco in difficoltà. Lo ha scritto il sito Greek reporter citando la stampa turca.

Stando alla proposta, Olympic manterrà il suo nome ma solo per due anni, così come le rotte e lo staff, e una volta che la compagnia avrà preso i colori della Turkish Airlines indosserà anche le sue divise. Temel Kotil, abile presidente e ceo di Turkish Airlines, ha dichiarato al quotidiano filo governativo Zaman che l'offerta è 19 milioni di euro superiore a quella di Aegean.

Il sito riporta che parecchi osservatori hanno espresso dubbi sulla proposta di acquisto della Aegean, considerando anche le questioni di antitrust che potrebbero venire sollevate in sede europea a Bruxelles. Inoltre, per la stampa di Ankara, Aegean sarebbe la prossima della lista delle acquisizioni che la compagnia turca vorrebbe realizzare. Insomma, sebbene il governo dell'ex premier greco Papandreou avesse chiamato, due anni fa, il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ad investire in Grecia, ora non resta che gridare: «Mamma li turchi!».

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