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Questo articolo è stato pubblicato il 11 agosto 2013 alle ore 16:15.

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BAKU - «Gli accordi che hanno dato vita a questo Esecutivo verranno rispettati ma vorrei ricordare che senza un Governo e un Parlamento nel pieno delle loro funzioni che conducano in porto i provvedimenti in corso gli italiani pagheranno la rata di settembre dell'Imu e poi anche quelle successive dell'anno prossimo». Così il premier Enrico Letta ha smontato i tentativi più o meno espliciti del Pdl di condizionare la sopravvivenza della maggioranza a un'abolizione tout court dell'Imu. Il presidente del Consiglio italiano non si è sottratto a domande di politica interna durante la conferenza stampa a conclusione dei colloqui oggi pomeriggio a Baku con il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev.

Il premier aveva affrontato il tema Imu nel suo discorso di insediamento alle Camere il 29 aprile, precisando che occorreva sospendere il pagamento della rata Imu di giugno per dare il tempo a Governo e Parlamento di elaborare insieme e approvare una riforma dell'Imu che desse respiro alle famiglie meno abbienti. Impegno, questo, ribadito dalla "cabina di regia" Governo-maggioranza del 18 luglio, nel corso della quale Letta confermò il "superamento" dell'Imu nel quadro di una revisione della tassazione sugli immobili. Davanti al presidente azero, Letta non ha invece risposto in maniera altrettanto precisa alla domanda sull'agibilità politica di Silvio Berlusconi e su una sua eventuale ricandidatura dopo la condanna definitiva da parte della Cassazione. Il premier ha ricordato solo che il suo Governo è nato per affrontare e risolvere questioni che riguardano il futuro degli italiani. «Sono qui - ha aggiunto Letta- proprio per porre le basi del nuovo gasdotto Tap che consentirà una diversificazione delle fonti energetiche e un risparmio per le bollette delle famiglie e delle imprese che pagano oggi i costi di energia più cari in Europa. Tra sette o dieci anni - ha aggiunto Letta - quando queste decisioni cominceranno a produrre i primi effetti positivi io non sarò più premier ma il mio compito è di lavorare oggi per quelll'obiettivo a lungo termine». Letta ha anche posto il problema dell'immigrazione clandestina e dell'ultimo drammatico sbarco sulla spiaggia di Catania con molti migranti morti. Il problema, dice Letta, va affrontato inEuropa perché quella è una frontiera di tutta l'Europa, non solo italiana.

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