Per rilanciare Milano capitale del made in Italy
Milano e la moda italiana devono avere un ruolo di leadership nel contesto della fashion industry internazionale: il sistema manifatturiero italiano è il primo al mondo per qualitàe per valore delle esportazioni, ma per cogliere le nuove sfide globali e fronteggiare la concorrenza delle multinazionali dell usso e delle altre capitali dello stile come Parigi, New York e Londra servono scelte strategiche, il sostegno degli enti territoriali e una politica industriale per il settore.
Ecco le sei proposte contenute nel Manifesto della moda del Sole 24 Ore: 1) Investire sul territorio; 2) Più risorse alla creatività; 3) Puntare sulla formazione; 4) Incentivi fiscali; 5) Spinta all'internazionalizzazione; 6) Solidarietà di sistema
di Paola Bottelli
10. Milano Moda/ Federico Ghizzoni - Amministratore delegato di UniCredit
La moda continua a dare un forte contributo al saldo della bilancia commerciale italiana e a manifestare capacità di tenuta nella difficile congiuntura internazionale. Non solo. Questo settore di grande pregio per il nostro Paese pur risentendo della contrazione della domanda interna ha saputo indirizzarsi sempre più attivamente verso lo sbocco dei mercati emergenti del Centro Est Europa, dell'Asia e del Sud America.
UniCredit non ha mai disatteso il suo impegno per la moda e per l'industria tessile, dove abbiamo una quota di mercato in termini di impieghi al settore che sfiora il 20%, servendo circa 14mila clienti di cui il 68% è rappresentato dalle piccole imprese.
Tale impegno è continuo e lo dimostrano anche iniziative più recenti come "UniCredit International per la Moda", frutto dell'accordo tra UniCredit e il Centro di Firenze per la Moda italiana - presentato lo scorso gennaio in occasione dell'83˚ Pitti Uomo. UniCredit International per la Moda garantisce alle Pmi italiane del settore moda un'offerta dedicata di prodotti e finanziamenti finalizzati alla crescita dell'export, che si integra con un'attività di affiancamento strategico alle aziende più dinamiche, con l'obiettivo di favorire acquisizioni, alleanze e la ricerca di partner di capitale per l'espansione e lo sviluppo.
Stiamo poi lavorando con la Camera nazionale della Modaitaliana, per valutare spazi di collaborazione, che riguarderanno anche le aziende della filiera. Inoltre, sempre in tema di apertura delle imprese a nuovi mercati, stiamo puntando alla Russia: stiamo costruendo una nuova piattaforma informatica che faciliti alcune aziende italiane a vendere i propri prodotti presso primari retailer locali.
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