Per rilanciare Milano capitale del made in Italy
Milano e la moda italiana devono avere un ruolo di leadership nel contesto della fashion industry internazionale: il sistema manifatturiero italiano è il primo al mondo per qualitàe per valore delle esportazioni, ma per cogliere le nuove sfide globali e fronteggiare la concorrenza delle multinazionali dell usso e delle altre capitali dello stile come Parigi, New York e Londra servono scelte strategiche, il sostegno degli enti territoriali e una politica industriale per il settore.
Ecco le sei proposte contenute nel Manifesto della moda del Sole 24 Ore: 1) Investire sul territorio; 2) Più risorse alla creatività; 3) Puntare sulla formazione; 4) Incentivi fiscali; 5) Spinta all'internazionalizzazione; 6) Solidarietà di sistema
di Paola Bottelli
9. Moda Milano/ Andrea Illy - Presidente Altagamma
L'antica Mediolanum – terra di mezzo fra l'Europa e il Mediterraneo – è sempre stata uno snodo di mentalità e culture diverse. Fondazione Altagamma vi si riconosce pienamente. La polifonia di Milano – che bene rappresenta le "diversità d'Italia" – è punto di partenza per ricostruire l'orgoglio cittadino, ma anche per competere globalmente con tutta la ricchezza dell'Italian lifestyle. Nell'"Anholt City Brand Index" Milano è al 19° posto mentre Londra e Parigi sono ai primi tre posti.
Fondazione Altagamma sta lavorando da mesi a un piano di rilancio di Milano che parte dalla definizione di un nuovo marchio per la città: per la Milano "capitale creativa e dell'Expo2015". In partnership con il Comune, il progetto coinvolge anche Camera della moda e Cosmit e testimonia una chiara volontà di fare sistema. I risultati di questo rilevante lavoro saranno presentati a breve nel segno di un'auspicabile integrazione, e non competizione, con altre città.
Fondazione Altagamma ha inoltre attivato un piano di collaborazione con il Governo - con Cosmit e Camera della moda – che ha molte assonanze con il Manifesto della moda del Sole 24 Ore. Il piano punta a stimolare gli investimenti tramite la leva fiscale; rafforzare le filiere attraverso l'apprendistato; favorire le esportazioni attraverso una semplificazione burocratica; tutelare la proprietà intellettuale e a sostenere il turismo. L'export dell'alto di gamma - moda in prima fila - vale circa 30 miliardi di euro pari al 5% dell'export totale. Se consideriamo però tutte le filiere in cui operano le imprese alta gamma, l'export sale a 108 miliardi e pesa per un significativo 23% (fonte: Cresv, maggio 2013).
©RIPRODUZIONE RISERVATA