Germania al voto: i dieci volti di Angela, dall'odio dei greci a Bond girl da murales
Come saranno i prossimi quattro anni in Germania? Probabilmente ancora sotto il segno del cancelliere Merkel, abile gestore (per i tedeschi) della crisi europea - Dossier elezioni Germania
di Attilio Geroni
10. Dossier Germania / L'amico americano

Merkel e Barack Obama a Berlino, giugno 2013
In nessun'altra città europea – con l'eccezione forse di due altre capitali, Praga e Varsavia, curiosamente anch'esse ex centri della guerra fredda – un presidente americano si sente a casa propria come a Berlino. Barack Obama non fa eccezione – c'è stato due volte, la seconda in giugno - e i rapporti personali con la cancelliera sono molto buoni. Certo, c'è stata indignazione da parte dei tedeschi per il Datagate, e l'argomento è stato un soggetto abbastanza caldo della campagna elettorale, ma nulla di veramente drammatico.
Dove i rapporti sono più problematici è sulla diversa visione delle riforme economiche. A più riprese la Casa Bianca ha premuto su Berlino affinché nelle sue prescrizioni economiche ai Paesi periferici dell'Eurozona non ci fosse solo l'austerità, ma anche il rilancio della crescita, la lotta alla disoccupazione. E a più riprese è stato chiesto di fare in modo che l'economia tedesca fosse un traino più dinamico per il resto dell'Unione monetaria. Più che l'egemone riluttante dipinto dall'Economist, per gli americani la Germania è la Locomotiva riluttante.
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