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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2013 alle ore 18:10.

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La Ue al lavoro sul deficit strutturale: nuovi calcoli per diminuire  l'austerity - Ma Roma non può restare fuori

Un cambio di rotta temporaneo mirato ad alleggerire le politiche di bilancio che rendono asfissiante l'austerity per i paesi del Sud Europa, messi all'angolo dalla crisi del debito sovrano. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal i tecnici finanziari dell'Unione europea avrebbero trovato una soluzione, oggi a Bruxelles, in grado di dare una risposta alle critiche mosse nei confronti della Commissione proprio riguardo alle richieste eccessive nei confronti dei paesi che si trovano maggiormente in difficoltà. La chiave di volta, secondo quanto comunicato dalle fonti al quotidiano americano, sarebbe in un diverso aggiustamento del calcolo del deficit strutturale di bilancio in rapporto al tasso di disoccupazione e al Pil.

Il cambiamento metodologico, proposto dalla Spagna e che proprio per Madrid potrebbe significare un dimezzamento del deficit strutturale nel 2013 (oggi stimato al 4,6% con una disoccupazione del 27%), verrebbe applicato dalla Commissione in occasione delle previsioni economiche d'autunno. I funzionari interpellati dal Wsj non hanno voluto precisare quale sarebbe esattamente l'impatto della novità. Ma è probabile, scrive il quotidiano finanziario, che i maggiori vantaggi sarebbero appannaggio di Spagna, Irlanda , Portogallo e Grecia.

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