Per rilanciare Milano capitale del made in Italy
Milano e la moda italiana devono avere un ruolo di leadership nel contesto della fashion industry internazionale: il sistema manifatturiero italiano è il primo al mondo per qualitàe per valore delle esportazioni, ma per cogliere le nuove sfide globali e fronteggiare la concorrenza delle multinazionali dell usso e delle altre capitali dello stile come Parigi, New York e Londra servono scelte strategiche, il sostegno degli enti territoriali e una politica industriale per il settore.
Ecco le sei proposte contenute nel Manifesto della moda del Sole 24 Ore: 1) Investire sul territorio; 2) Più risorse alla creatività; 3) Puntare sulla formazione; 4) Incentivi fiscali; 5) Spinta all'internazionalizzazione; 6) Solidarietà di sistema
di Paola Bottelli
31. Milano Moda /Federico Marchetti Fondatore e amministratore delegato Yoox Group
«Nelle aziende la priorità è investire sui giovani»
Vedo due priorità: la prima è l'innovazione. Yoox ha appena annunciato un investimento di circa 100 milioni in innovazione, tutto in Italia, senza prendere una lira dal Governo. L'innovazione è sviluppo nel futuro, e bisogna farne di più anziché tirare i remi in barca. Il secondo punto è puntare sui giovani in azienda: sono quelli che pensano di più al futuro piuttosto che al passato con nostalgia, e sono il vero motore dello sviluppo.
E comunque a noi italiani piace piangerci addosso e siamo fin troppo autocritici anziché imparare a fare un po' più di comunicazione e marketing come gli anglosassoni. La situazione è molto meglio di quella che viene dipinta sulla settimana della moda milanese. Londra? Vogliamo mettere il fatturato generato cumulativamente dai marchi che sfilano a Milano rispetto a Londra? Forse non è tutto oro quel che luccica...
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