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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2013 alle ore 09:52.
Dopo avere riferito lo scambio di accuse sull'aumento dell'Iva, il Ft spiega che la coalizione tra i due partiti era appesa a un filo da quando Berlusconi ha perso l'ultimo ricorso contro la condanna per frode fiscale. «La crisi ha accelerato il passo mercoledì sera»: proprio mentre Letta a New York stava dicendo agli investitori di Wall Street che l'Italia era «giovane, virtuosa e credibile», i parlamentari di Berlusconi hanno minacciato dimissioni di massa se la giunta del Senato il 4 ottobre avesse votato la decadenza di Berlusconi.
Il Financial Times vede un cammino «irto di difficoltà» per Letta e per «suo alleato» Giorgio Napolitano, «con poco tempo per prevenire una grave ricaduta sui mercati finanziari lunedì». Già la scorsa settimana si erano diffuse voci di un altro downgrade del rating dell'Italia. Secondo il Ft, «è improbabile che venga ripetuta» l'esperienza di un governo di tecnocrati come quello di Mario Monti, che si è rivelata «impopolare e politicamente destabilizzante».
«Il presidente italiano affronta la crisi», titola la Bbc: il presidente Napolitano si prepara a prendere il timone nella crisi politica provocata dalle dimissioni dei ministri dell'ex premier Berlusconi dal governo di coalizione.
L'Italia è «in acque incerte», avverte la Bbc. Napolitano considera le opzioni per uscire dall'acuta crisi e ha fatto capire che cercherà di favorire la formazione di una nuova coalizione senza indire elezioni.
Il corrispondente della Bbc Alan Johnston osserva che Enrico Letta è uno politici italiani dai modi più gentili. Fatto che rende ancora più sorprendente «la ferocia della sua risposta alle manovre di Berlusconi». «Non c'è modo di tornare indietro», constata: «Il più problematico e infelice dei governi di coalizione è finito». Ora Napolitano è un «player chiave».
"Italia nel caos", titola il Telegraph. Berlusconi ha tolto i suoi ministri, facendo di fatto cadere il governo di Enrico Letta. Sotto una spettacolare foto delle Frecce Tricolori, il quotidiano osserva che le manovre senza sosta che hanno caratterizzato i cinque mesi del governo Letta hanno impedito di portare avanti "le importanti riforme di cui l'Italia ha bisogno per emergere da due anni di recessione, un decennio di letargia economica, un debito pubblico di 2mila miliardi di euro, una disoccupazione giovanile del 40% … Le dimissioni rinvieranno ulteriormente queste riforme".
Il britannico Times, dopo avere scritto che la mossa delle dimissioni potrebbe far cadere il governo di Enrico Letta, fa notare che "non è ancora chiaro" quando i ministri si dimetteranno formalmente. Le dimissioni dei ministri di Berlusconi devono essere presentate formalmente al presidente Giorgio Napolitano. A quel punto, spiega, egli deve decidere se il governo può continuare in una forma o l'altra, o se bisogna andare alle elezioni anticipate.
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