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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2013 alle ore 16:03.

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Segreteria di Stato più "sussidiaria" e meno "centralista", Vaticano verso un cambio di Costituzione

La Chiesa di Papa Francesco si avvia ad una riscrittura profonda della propria architettura costituzionale. È l'orientamento emerso al termine del primo round di incontri del Consiglio degli otto cardinali istituito dal Pontefice per la riforma della Curia, e che saranno domani ad Assisi per la visita papale. «L'orientamento non è verso un semplice aggiornamento della Pastor Bonus, ma verso la stesura di una costituzione con novità assai consistenti: ci dobbiamo aspettare una nuova costituzione», ha riferito il portavoce padre Federico Lombardi.

Cambiamento di ruolo per la Segreteria di Stato
Molti i temi toccati nelle riunioni, due al giorno, cui ha presenziato il Papa, prima nel palazzo Apostolico e poi a Santa Marta. Tra le idee emerse c'è un nuovo ruolo della Segreteria di Stato, che dovrebbe vedere ridimensionato il ruolo di presidenza del Consiglio a favore di una più spiccata proiezione internazionale e di "segreteria del Papa". Nascerà poi con ogni probabilità la figura del "Moderator Curiae" (esiste già nella Curia ambrosiana una figura analoga) che faciliterà il coordinamento tra gli uffici vaticani. Inoltre si darà maggior peso al tema dei laici nella Chiesa.

Curia vaticana "sussidiaria" alla Chiesa universale
«Particolarmente evidente nelle considerazioni del Consiglio è l'intenzione di mettere in rilievo il ruolo di servizio della Curia alla Chiesa universale e alle Chiese locali», ha detto Lombardi, sottolineando che gli otto cardinali consiglieri di Papa Francesco hanno posto il tema della «sussidiarietà», ossia di un ruolo non "centralista" del Vaticano, secondo uno schema che vede «svolgere a Roma ciò che è necessario per aiutare il buon lavoro della Chiesa» nel mondo. Gli otto cardinali consiglieri del Papa hanno analizzato «funzioni e ruolo di servizio della segreteria di Stato, che deve essere a tutti gli effetti una segreteria del Papa», ha spiegato il portavoce vaticano. «Questa parola, "stato", non deve creare equivoci», ha proseguito Lombardi, «di fatto è la segreteria del Papa per il governo della Chiesa». Il portavoce ha peraltro ricordato che il prossimo 15 ottobre c'è un nuovo segretario di Stato, monsignor Pietro Parolin, «che entra in funzione»" al posto del cardinale Tarcisio Bertone, e che «evidentemente chiederà al Papa orientamenti e indicazioni» che Francesco può maturare grazie alla riunione in corso in questi giorni.

Strutture economiche, riordino ancora da definire
Sul tappeto della riunione dei cardinali consiglieri, in particolare per quanto riguarda il tema dei rapporti tra i capi dicastero e il Papa e del coordinamento tra i vari uffici. Quanto ad un possibile riordino delle strutture economiche del Vaticano (Prefettura degli affari economici, Governatorato, Amministrazione del patrimonio della sede apostolica, Ior), «si tratta certamente di un tema presente al tavolo del consiglio dei cardinali ma non è un tema approfondito in questo consiglio, poiché il Papa è in attesa delle risultanze delle commissioni referenti che egli stesso ha creato e che stanno lavorando». Nella giornata di oggi, infine, il consiglio riprende ancora in considerazione, tra l'altro, le questioni già trattate martedì sul sinodo dei vescovi per un ulteriore approfondimento, in vista delle decisioni del Papa nei prossimi giorni sul tema e il modo di attuare il prossimo sinodo, che verterà, con ogni probabilità, sulla questione della pastorale famigliare (tema che comprende questioni come le coppie di fatto, i divorziati risposati, l'annullamento del matrimonio). La prossima riunione a inizio 2014, ma i contatti tra gli otto cardinali proseguiranno serrati visti i temi messi sul tavolo.

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