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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2013 alle ore 19:12.
BIM BAHADUR TAMAN, 17 anni di Sotang
PERICHE - Il sirdar Kami di Namche Bazar, ossia colui che assolda i portatori delle spedizioni nella valle del Khumbu, ha la fila davanti al suo ufficio. Sono quasi tutti ragazzini (anche di 14 anni) che durante le vacanze scolastiche, come in questi giorni per il Festival Hindu Da Sai, cercano di raggranellare un po' di rupie. Vengono, come tutti i portatori del Khumbu, dal villaggio di Sotang, da Okhladung e dall'area di Solu. Località a valle di Lukla da dove, fino a trenta anni fa, partivano i trekking verso l'Everest.
Poi la costruzione dell'aeroporto Hillary Tenzing di Lukla ha tagliato fuori quei villaggi dai circuiti turistici. Per sopravvivere, la gente del posto sale a Lukla o a Namche Bazar e si mette a disposizione dei "caporali" locali. Fino a pochi anni fa la paga giornaliera era di 850 rupie al giorno, qualcosa come 7 dollari o 5 euro. Ora la paga base per una giornata nella valle con 30 chili di peso sulle spalle e' di 1000 rupie, 10 dollari o 7 euro. In questi giorni però i portatori che stanno portando in quota le batterie della Fiamm e i pannelli solari per sostituire quelli vecchi del laboratorio scientifico del comitato Everest k2 CNR si sobbarcano un peso di almeno 45 chili. E la paga sale a 1500 rupie. Anche il lavoro nei giorni festivi viene retribuito con 1500 rupie.
Kami assicura che assolda pochi ragazzi giovani e dopo averli messi alla prova. Anche le donne di Sotang lavorano per le spedizioni ma sono una percentuale minima (il 5%). Durante il trekking, mentre gli occidentali dormono e mangiano nei lodge, i portatori sherpa vengono ospitati in case di contadini e il loro sirdar paga i loro pasti. Unica nota positiva che tiene a mettere in rilievo Kami il fatto che ai portatori vengono riconosciuti tre giorni di paga extra per tornare a valle da Lobuche a Lukla. Da queste parti si ragiona così.
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