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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2013 alle ore 12:48.
L'ultima modifica è del 15 ottobre 2013 alle ore 18:00.

Il recente voto di fiducia al Governo Letta ha evitato «che si aprisse in Italia un vuoto politico, un nuovo periodo di grande incertezza e paralisi decisionale». Un segnale quindi di scampato pericolo accolto con «autentico sollievo» dal presidente della Repubblica, che ne attribuisce il merito «a tutte le forze sociali e politiche» che insieme hanno scongiurato il rischio di una nuova crisi di governo. Per fare il bilancio delle ultime settimane Giorgio Napolitano approfitta della cerimonia di consegna delle onorificenze ai Cavalieri del lavoro, che si è tenuta questa mattina al Quirinale.
Con i particolarismi non si vincono le sfide
Ora, spiega alla platea che riunisce i destinatari delle onorificenze di Cavaliere del lavoro nominati il 2 giugno scorso, «L'imperativo è mantenere i nervi saldi, portare avanti in tutti i campi lo sforzo indispensabile, che non può, non deve essere messo a rischio da particolarismi e irresponsabilità», perché sono ancora molte le «sfide ed emergenze» che investono l'Italia. Da parte sua, Napolitano conferma che farà la sua parte, avendo legato «Al procedere delle riforme» il proprio impegno «all'atto di una non ricercata rielezione a presidente». Impegno che, assicura, «porterò avanti finche sarò in grado di reggerlo e a quel fine».
Legge di Stabilità, bene spirito critico ma ci vuole responsabilità
Per Napolitano, è evidente «l'esigenza di stabilità politica e continuità istituzionale», per poter proseguire lungo il cammino di un rilancio economico e di un processo riformatore di cui il Paese sente l'esigenza». Il clima giusto, quello indicato dal capo dello Stato, anche per affrontare l'iter di approvazione della legge di Stabilità che oggi sarà varata dal Governo e che «inizierà il suo percorso europeo e nazionale in un confronto aperto ad ogni valutazione anche critica, che ci aspettiamo sia comunque responsabile, cioè sostenibilmente propositiva, consapevole di condizioni oggettive complesse e di vincoli ineludibili».
Dare fiducia per valorizzare i giovani vittime della disoccupazione
L'altra sfida ineludibile riguarda la lotta alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile. L'invito del presidente è a non «trascurare nessuno dei passi avanti compiuti, nessuno dei segnali positivi registratisi», e a «trasmettere, non retoricamente, motivi di fiducia su cui fondare un nuovo spirito di iniziativa, un nuovo slancio produttivo e competitivo». Si tratta infatti di «valorizzare le preziose energie delle nuove generazioni, liberandole via via dallo spettro della disoccupazione, dal peso della frustrazione e della mancanza di prospettive soddisfacenti».
Le altre priorità: emergenza carcere, legge elettorale, riforma Costituzione
Nell'intervento per la consegna delle insegne ai Cavalieri del Lavoro Napolitano torna a sottolineare l'assoluta priorità dell'emergenza carcere, da lui segnalata nell'ultimo messaggio alle Camere. «La dolorosa, umiliante, ineludibile emergenza carceraria a cui ci richiama in modo impellente la Corte europea dei diritti umani», ricorda, costituisce una delle sfide che l'Italia deve affrontare. «Occorre andare avanti», incalza, anche sul fronte delle riforme economiche e di quelle «politiche e istituzionali da tempo riconosciute necessarie», riferendosi alla legge elettorale e dalla revisione della seconda parte della Costituzione.
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