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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2013 alle ore 08:49.
L'ultima modifica è del 04 novembre 2013 alle ore 17:20.

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(Ansa)(Ansa)

Il colpo di grazia glielo ha dato, probabilmente, l'ultima fuga di notizie secondo la quale avrebbe accreditato alla Regione la somma di 1100 euro per un soggiorno di due giorni (5 e 6 giugno 2011) in un hotel di Venezia. Notizia subito smentita dal diretto interessato, Marco Monari, capogruppo Pd in Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna, ma che alla fine lo ha indotto a dimettersi dal ruolo di leader della pattuglia piddina ma non da quello di consigliere regionale.

A scanso di equivoci i 1100 euro, così come i 30mila spesi per pranzi e cene in 19 mesi (dal giugno 2010 al dicembre 2011) non sono oggetto di contestazione formale da parte della magistratura. Tant'è: l'ombra che grava da giorni su Monari e molti altri suoi colleghi si allarga ogni giorno che passa. E alla fine, un primo risultato (che solo i posteri potranno giudicare se opportuno o meno) è stato il passo indietro dell'odontotecnico ex Margherita arrivato in Regione nel blindatissimo listino collegato al presidente Errani.

La scelta del passo indietro, che fino a un paio di giorni fa lo stesso Monari aveva ipotizzato solo se le risultanze dell'indagine lo avessero trovato colpevole di peculato, la comunica lui stesso con una nota: «Ogni mia azione dal momento in cui ho assunto la guida del Gruppo regionale del Pd è stata ispirata all'assorbimento di tale pesante responsabilità».

Questa è la motivazione che mi ha impedito di imboccare la via facile delle dimissioni di fronte a quel processo mediatico che già ho dovuto denunciare; molte, troppe, dichiarazioni disinformate quanto contraddittorie su indiscrezioni incontrollate e incontrollabili, mi convincono che il mio senso di responsabilità, innanzitutto nei confronti del partito, viene male inteso e, persino, interpretato come un mio tentativo di nascondere a riparo di un ruolo pubblico mie responsabilità personali che rivendico insussistenti. Per questo, ho deciso di lasciare immediatamente la guida del Gruppo regionale".

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