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Questo articolo è stato pubblicato il 13 novembre 2013 alle ore 07:11.
L'ultima modifica è del 13 novembre 2013 alle ore 08:55.
BRUXELLES – La Commissione europea dovrebbe annunciare oggi l'avvio di una lunga procedura ai danni della Germania, annunciando la preparazione entro la primavera di una analisi approfondita sullo straordinario surplus delle partite correnti tedesche. Una decisione sarà presa stamani dal collegio dei commissari. Il tema è politicamente significativo in un contesto in cui la Germania è accusata di investire senza consumare, di vendere senza investire, contribuendo alla crisi economica del Sud Europa.
«La decisione di mettere l'attivo delle partite correnti tedesche sotto osservazione è praticamente presa – spiegava ieri sera un responsabile comunitario –. Certo, la scelta non pregiudica il risultato finale dell'analisi che i servizi della Commissione dovranno fare entro la prossima primavera». Recenti dati hanno messo in luce che la Germania ha un surplus delle partite correnti a livello mondiale vicino al 7,0% del prodotto interno lordo dal 2007.
Nuovi strumenti in mano all'esecutivo comunitario consentono a Bruxelles di raccomandare la correzione di eventuali squilibri macroeconomici. Tra questi anche partite correnti con un surplus o un deficit superiore al 6% del Pil. Nel 2012, la Commissione aveva messo sotto osservazione potenziali squilibri macroeconomici in 13 paesi dell'Unione, tra cui l'Italia a causa del suo elevato indebitamento pubblico, ormai a un livello superiore al 130% del Pil.
La scelta di avviare una procedura ai danni della Germania è politicamente significativa, anche se in ultima analisi molto dipenderà dalla valutazione che la Commissione farà alla conclusione dei suoi lavori. La crisi debitoria ha creato non poche tensioni tra gli stati membri. Molti paesi, Stati Uniti in testa, accusano la Repubblica Federale di non fare abbastanza per aiutare i partner a uscire dalla crisi economica. Tra le accuse anche quella di esportare senza consumare, penalizzando le esportazioni dal Sud.
La questione è controversa. La Germania consuma poco rispetto ad altri paesi per motivi sociali. Il paese sta attraversando una grave crisi demografica e soffre più di altri dell'incertezza politica ed economica. Peraltro, il surplus delle partite correnti tedesche nei confronti degli altri paesi della zona euro è appena del 2,5% del PIL. La stessa Italia, uno dei principali fornitori della Germania, ha registrato un aumento delle sue esportazioni verso la Repubblica Federale negli ultimi tre anni.
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