Google alla guerra delle tasse: ecco perché può dribblare il fisco e continuare a vivere felice
Apple sotto inchiesta, Google, Amazon e Facebook nel mirino del fisco di mezza Europa con l'accusa di aver creato un sistema perfetto (e a prova di legge) di elusione fiscale. Se acquistiamo un Nexus 5 quanto verserà Google al fisco italiano?
di Alberto Magnani e Alberto Annicchiarico
8. Google alla guerra delle tasse/La replica di Big G: rispettiamo tutte le normative
Cosa rispondono, i diretti interessati? Un portavoce di Google Italia ribadisce la posizione della società sulle obiezioni emerse finora: Big G «rispetta tutte le normative fiscali» e si limita a recepire i bonus fiscali offerti dai governi per «attrarre investitori e creare posti di lavoro».
«È una delle ragioni per cui Google ha stabilito la propria sede europea in Irlanda unitamente alla possibilità di assumere personale qualificato – spiega un portavoce al Sole 24 Ore -. Se ai politici non piacciono queste leggi, loro hanno il potere di cambiarle. La nostra corporate tax rate complessiva nel 2012 è stata del 20% circa».
L'Italia può o potrebbe intervenire, su questa situazione? Risponde ancora Raffaele Rizzardi. Il nostro paese può soltanto «chiedere una verifica fiscale all'Irlanda, in quanto aderente alla Ue». Il problema, però, sono le norme in uso: troppo vecchie. «Le regole Ocse sono state scritte 60 anni fa. E il sistema non è più adeguato alla realtà di controllo e compliance».
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