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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2013 alle ore 07:50.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 10:47.

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Dall'esito delle trattative tra Angela Merkel e il Partito socialdemocratico tedesco può dipendere il futuro dell'Unione europea. Come molti grandi eventi (a cominciare dal concepimento) anche questo si sta svolgendo nell'oscurità. Non sappiamo ancora se, ma soprattuto su cosa, i due maggiori partiti si accorderanno. Anche se è certo che sui punti di accordo, se questo ci sarà, le due parti non riserberanno poi sorprese. I tedeschi anche in questo sono seri.

Il punto chiave sta nella politica per l'Europa. Durante la campagna elettorale i socialdemocratici hanno sostenuto tesi senza dubbio in controtendenza rispetto alla linea seguita sin qui da Angela Merkel. Tesi fortemente innovative: non basta, hanno detto, la politica del rigore nei conti. Occorre promuovere finalmente la crescita avviando un piano europeo di investimenti in grandi infrastrutture, in beni pubblici europei: ricerca di base e di punta, tutela dell'ambiente, nuove tecnologie, reti telematiche e informatiche, beni culturali, prodotti di qualità. Solo così, si è detto giustamente, l'Europa potrà finalmente contrastare con efficacia un ciclo di recessione che sta producendo effetti disastrosi in molti Paesi e che nuocerà (come in effetti sta già nuocendo) alla stessa Germania: si pensi al cospicuo calo di vendite di auto tedesche di alta gamma in Italia. Una disoccupazione di massa, specie giovanile, è ormai in atto. Questa è stata spesso in passato una causa di crisi delle stesse democrazie.

La vittoria elettorale della Cdu si deve in gran parte proprio alla linea seguita dalla Cancelliera. Lei ha continuato a parlare di Europa in termini positivi e talora (anche se raramente) persino appassionati, ma è riuscita ad imporre agli altri governi e ad accreditare presso l'opinione pubblica tedesca una condotta ispirata ad una rigidità senza sfumature, secono la quale la ricetta per l'uscita dalla crisi sta soltanto nel «fare ordine in casa propria», senza interventi dell'Unione se non nel controllo dei conti nazionali. E così si dimentica che gli investimenti tedeschi per i sei Laender della ex Repubblica democratica sono stati colossali; ci sono voluti vent'anni, ma i risultati ora si vedono. E si dimentica che una cura troppo drastica può domare la malattia ma uccidere il paziente; anzi, rischia di non domare neppure la malattia, perché in Grecia come in Italia il debito pubblico è cresciuto anche e proprio per la riduzione della domanda indotta anche dai tagli indiscriminati, dai famosi (e pur necessari, sia chiaro)"sacrifici".

La trattativa tra Cdu e Spd potrebbe sboccare ad esiti molto gravi per l'Europa. Se davvero i socialdemocratici abbandonassero l'idea di un "Piano Marshall per l'Europa", con lo stanziamento a livello europeo delle necessarie risorse, la crisi non verrebbe superata, la crescita sostenibile non ci sarebbe se non in misura insufficiente. Se davvero i due partiti si accordassero nel senso di varare una legge che istituisca un referendum nazionale sulle decisioni della Germania riguardo all'Europa, allora il revival di un orgoglio nazionale, che è chiaramente percepibile da alcuni anni, riceverebbe un impulso probabilmente inarrestabile. La triplice tenaglia costituita da una stampa che dà grande spazio a questo sentimento, da una Corte costituzionale di Karlsruhe che si avvale di argomenti giuridici talora pretestuosi per delegittimare il Parlamento europeo e per richiamare in patria decisioni europee che pure rientrano nelle competenze dell'Unione, infine da una Bundesbank che è ormai ai limiti della correttezza nei confronti della Bce alla quale pure appartiene, questa tenaglia potrebbe essere micidiale.

Tali pericoli sono stati evocati anche in Germania da intellettuali di alto profilo: da Jürgen Habermas a Günther Grass, da Ulrich Beck a Martin Schulz, a diversi economisti autorevoli. Ma l'eco di queste voci è stata sinora modesta. Quando entrano in gioco le passioni, la ragione è per lo più impotente.

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