Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2013 alle ore 06:43.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 10:50.

My24

La città di Milano conserva due mirabili opere di Raffaello Sanzio: lo Sposalizio della Vergine, capolavoro giovanile dell'artista (firmato RAPHAEL e datato 1504) custodito a Brera, e il grande cartone preparatorio per la Scuola di Atene delle Stanze Vaticane (unico al mondo per importanza e dimensioni) esposto nella Pinacoteca Ambrosiana.

Grazie all'accordo siglato quest'anno tra Eni e Musei Vaticani, Milano può contare adesso sulla presenza temporanea di un terzo mirabolante capolavoro raffaellesco: la cosidetta Madonna di Foligno. L'opera è esposta da oggi fino al 12 gennaio 2014 nella Sala dell'Alessi di Palazzo Marino, il municipio della città. Intervenendo al taglio del nastro, l'Ad di Eni Paolo Scaroni ha voluto sottolienare che l'iniziativa di esporre un unico grande capolavoro a Milano come «regalo di Natale alla città» è giunta alla sesta edizione con grande successo di pubblico, si caratterizza quest'anno per un nuovo illustre partner (le scorse edizioni il Louvre, ora i Musei Vaticani) e si è arricchita di nuove attività didattiche rivolte a coinvolgere le scuole e le periferie della città. «L'opera è uno degli apici della pittura universale - ha spiegato Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani - e documenta il momento storico nel quale Raffaello, tra il 1511 e il 1513, incontra il colore veneziano».

«È sempre un'emozione ricevere a Palazzo Marino e offrire alla città opere d'arte dal valore inestimabile - ha concluso il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia - grazie alla collaborazione con Eni e con i grandi musei del mondo, per il sesto anno consecutivo si rinnova l'incontro del Comune con la grande cultura».
Commissionata a Raffaello Sanzio alla fine del 1511 da Sigismondo de' Conti (segretario di papa Giulio II) come pala d'altare della chiesa dell'Aracoeli a Roma, l'opera venne trasferita nel 1564 presso un convento di Foligno, e da questa città mutuò il nome. A fine Settecento le truppe di Napoleone la requisirono e la portano a Parigi, dove avvenne il trasporto della pellicola pittorica dalla tavola originale alla tela attuale. Con la Restaurazione, l'opera venne riportata a Roma e incamerata dai Musei Vaticani.

La tela esposta nella suggestiva penombra di Palazzo Marino illustra la Madonna con il Bambino in un grande nimbo dorato, circondata da una corona di cherubini in forma di nuvole. In basso sono raffigurati San Giovanni Battista, San Francesco d'Assisi, San Gerolamo e il committente Sigismondo de' Conti. Al centro della composizione un putto regge una targa senza alcuna scritta. Sullo sfondo, si nota un piccolo centro abitato e un elemento luminoso (un meteorite?) che sta cadendo dal cielo sopra una casa. Per alcuni studiosi si tratterebbe di un fenomeno calamitoso al quale il commitente del quadro sfuggì miracolosamente e proprio per questo volle realizzare il dipinto come ex voto alla Vergine per lo scampato pericolo.
Curata da Valeria Merlini e Daniela Storti, la rassegna «Raffaello a Milano. La Madonna di Foligno» conta su un suggestivo allestimento di Elisabetta Greci, con ricchi apparati didattici, interessanti proiezioni e notevoli effetti speciali, quali le musiche rinascimentali di sottofondo e le essenze profumate rilasciate nell'aria.
Il catalogo della rassegna è edito da 24Ore Cultura.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi