Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2013 alle ore 14:31.
L'ultima modifica è del 02 dicembre 2013 alle ore 18:58.

My24
(Ansa)(Ansa)

PRATO - «Sulla tragedia di Prato che ha causato la morte di sette lavoratori rivolgo al Governo nazionale un forte appello: lo Stato deve intervenire con un Piano nazionale». Il giorno dopo del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, finisce con uno sfogo. «Ciò che deve essere chiaro è che il distretto delle confezioni cinese di Prato agisce in una specie di extraterritorialità, è una sorta di delocalizzazione alla rovescia, dove non esistono regole e dove tutto si basa essenzialmente sullo sfruttamento brutale dei lavoratori».

L'incendio nella fabbrica che ha fatto sette vittime domenica è solo la milionesima parte della tragica realtà pratese di sommerso e sfruttamento. Che si nutre anche di silenzi e connivenze fra gli imprenditori italiani oltre che dell'incapacità delle istituzioni di riportare il far west del diritto del lavoro nell'alveo della legalità.

Il governatore Rossi: serve un Piano nazionale
«È necessario - ha dichiarato Rossi - un Piano nazionale strutturato, da costruirsi con il governo che deve esercitare tutti i suoi poteri investendo la politica estera, di sicurezza, insieme ad iniziative legislative sul piano fiscale e industriale. Prato, la Toscana e l'Italia possono avere il più grande e potente distretto delle confezioni d'Europa. Al presidente del Consiglio Letta chiedo un incontro con l'obiettivo di definire entro tre mesi un accordo di programma».

Il Governo riferisce alla Camera
Intanto il Governo, dopo le sollecitazioni dei gruppi politici, Pd in testa, ha deciso che riferirà in Aula alla Camera domani, alle 13. Qualche anticipazione l'ha offerta il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. «A Prato, dai controlli effettuati, abbiamo riscontrato molti più lavoratori irregolari che nel resto del Paese ma non tocca a noi verificare anche i sistemi antincendio». Giovannini ha sottolineato che Prato rientra nei 100mila controlli effettuati sulle imprese fino a oggi dal ministero e che le «irregolarità complessive riscontrate ammontano al 76% a fronte del 63% medio della Toscana».

Giovannini: stiamo predisponendo il Piano controlli 2014
«Ho parlato con il segretario generale del ministero - ha sottolineato il ministro - per valutare i passi da fare. Dal 1991 esiste un protocollo speciale su Prato per effettuare verifiche coordinate con altri soggetti. Stiamo predisponendo il piano controlli 2014 e, spero questo settimana, incontreremo i direttori delle diverse aree». Dal 1991 al 2014 ne è passata di acqua sotto i pinti, ma a Prato il sommerso si è solo moltiplicato. Nonostante i controlli, per esempio, della Polizia municipale, pare quintuplicati rispetto agli anni scorsi.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi