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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2013 alle ore 08:10.
L'ultima modifica è del 09 dicembre 2013 alle ore 20:51.

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Tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine in piazza Castello a Torino (Reuters)Tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine in piazza Castello a Torino (Reuters)

I poliziotti impegnati oggi a Torino nei servizi di ordine pubblico si sono tolti il casco perché «erano venute meno le esigenze operative che ne avevano imposto l'utilizzo». Lo precisa una nota della Questura di Torino, escludendo che il gesto - come ipotizzato da alcuni - fosse riconducibile a forme di condivisione della protesta

A Milano «assedio» sotto Palazzo Lombardia
A Milano quasi tre ore di "assedio" sotto la sede della Regione in piazza Lombardia, dopo un lungo corteo non autorizzato partito dallo sportello di Equitalia in viale dell'Innovazione (all'angolo con via Libero Temolo, in zona Bicocca), e costellato di brevi blocchi del traffico lungo tutto il percorso. Questa la protesta andata in scena nel capoluogo lombardo, nel giorno della mobilitazione indetta dal Comitato 9 dicembre e che oggi a visto sfilare nel capoluogo lombardo non più di duecento giovani e giovanissimi, in un alternarsi continuo di antagonisti milanesi ed esponenti dei centri sociali della provincia, militanti della destra radicale, studenti, attivisti per il diritto alla casa e ultras del calcio meneghino. Un corteo eterogeneo, dove a fianco dei vessilli tricolori sventolavano bandiere rosse con la scritta "Stop sgomberi", con generici slogan (spesso da stadio) contro i politici, la politica e le forze dell'ordine. La manifestazione, conclusasi intorno alle 15, si è svolta senza incidenti né particolari tensioni anche grazie alla presenza di un ingente numero di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa.

Circa 200 manifestanti del cosiddetto movimento dei forconi si sono spostati a Rho, zona Expo, dopo una manifestazione di protesta sotto il palazzo della Regione. I 200 stanno bloccando, seppure in maniera discontinua, il traffico di via Tommaso Grossi in direzione Milano. Sul posto sono presenti le forze dell ordine. In provincia del capolugo lombardo, altre iniziative si sono svolte sulla Statale del Sempione dove circa 300 manifestanti che si erano ritrovati alla rotonda di Rho-Pero si sono mossi in corteo bloccando il traffico, e in zona Carpiano, dove un lento corteo di mezzi di autotrasportatori ha rallentato la circolazione.

Per ore in tilt la circolazione di treni in Liguria
A Genova, dopo tre ore e mezza è stato tolto il blocco alla stazione ferroviaria di Genova Brignole e a breve riprenderà la circolazione dei treni, anche se saranno necessarie alcune ore prima che si torni alla normalità. Restano invece ancora occupati i binari alla stazione di Imperia. Nel capoluogo ligure i manifestanti hanno lasciato anche gli ingressi alla sopralevata, consentendo la ripresa del traffico veicolare. Ora in corteo sono diretti nella centrale piazza De Ferrari.

A occupare i binari della stazione di Genova Brignole, sono stati un centinaio di manifestanti, poco dopo le 14. Si sono staccati dal corteo principale, partito da piazza De Ferrari, e si sono diretti allo scalo ferroviario. Binari occupati anche alla stazione di Imperia e tra Diano Marina e Arma di Taggia, con blocco della circolazione dei treni sulla Genova-Ventimiglia. Alla stazione di Genova i manifestanti, tutti di giovane età e qualcuno incappucciato, hanno scandito slogan contro la classe politica. Il resto del corteo ha invece sfilato nel centro città e si è fermato davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate, in via Fiume, dove sono state lanciate monete contro i vetri e sul portone è stato affisso un cartello con la scritta "Assassini". Alcune centinaia di manifestanti, dopo aver assistito ad un comizio in piazza De Ferrari, hanno dato vita a un corteo improvvisando una serie di sit in e creando gravi disagi alla circolazione stradale. Davanti alla prefettura i contestatori, che sventolano bandiere tricolori e scandiscono slogan contro il governo e la classe politica, hanno invitato i carabinieri in assetto antisommossa a levarsi i caschi. Dopo alcune resistenze i militari hanno raccolto l'invito dei manifestanti e si sono tolti i caschetti. Al corteo, indetto dal Coordinamento 9 dicembre, partecipano autotrasportatori, lavoratori di altre categorie, studenti e disoccupati.

Bloccato anche il traffico ferroviario sulla linea Genova-Ventimiglia a partire dalle ore 12, per l'occupazione dei binari della stazione di Imperia Oneglia da parte di un folto gruppo di manifestanti. I treni diretti al confine italo-francese di Ventimiglia fermano alla stazione di Diano Marina (Imperia) e quelli diretti a Genova, arrivano sino alla stazione di Taggia, quella dopo Sanremo. Le ferrovie hanno attivato un servizio di bus sostitutivi, ma anche l'Aurelia è rimasta bloccata, all'altezza del Comune di Imperia, rendendo impossibile anche il passaggio delle navette. Per un quarto d'ora circa, inoltre, sono stati occupati anche i binari della stazione di Imperia Porto Maurizio..

In Veneto procedono senza gravi conseguenze i blocchi stradali dei «forconi» sulle strade del Veneto. I punti più critici, come segnala la polizia stradale, sono al casello di Soave (Verona) dove sulla rotonda sono stati organizzati dai manifestanti dei girotondi con camion e trattori. Ai camionisti si sono uniti gli aderenti dei Cobas del latte, gli imprenditori del Life, piccoli «padroncini» autonomi. Anche al casselo di Vicenza Ovest i manifestanti hanno creato qualche disagio con volantinaggi e tentativi di blocco della circolazione. Nel Trevigiano procede la protesta sulla rotatoria di Resana e nel Padovano a Cittadella e nella zona industriale del capoluogo. Tutti i presidi sono tutti controllati da polizia e carabinieri.

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