Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2013 alle ore 07:07.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 11:08.

My24

La sofferenza dei tanti che in questa crisi infinita sono trascinati ogni giorno più in basso esige rispetto, non le strumentalizzazioni degli arruffoni di sempre, pronti a costruirsi con cinismo il proprio vantaggio sulla disperazione e la debolezza altrui.
Gli artigiani stanchi di uno Stato tutto tasse e niente servizi, i disoccupati di ogni età e nessun futuro, gli imprenditori allo stremo, i trasportatori che vedono a rischio la tenuta delle proprie famiglie, i giovani da sempre precari e i cinquantenni che si scoprono improvvisamente precari, tutti coloro - insomma - che in questi giorni sentono di dover gridare la loro protesta meritano risposte, non di essere presi in giro da chi la sofferenza vera non sa neppure dove sia di casa.

Serve verità oggi in Italia. E la prima verità è che le violenze in piazza, i blocchi illegali, gli insulti e il vero e proprio assalto, verbale e non solo, contro le istituzioni dello Stato democratico possono aiutare qualche capetto dalle indicibili ambizioni politiche a far carriera, ma di certo allontanano il tempo delle soluzioni, aggravano la crisi e la sofferenza di chi già è allo stremo e abbattono sul Paese macerie dalle quali potrebbe diventare poi impossibile tirarsi su. Chi oggi vende soluzioni semplificate e o si esercita nella violenta individuazione di un nemico di comodo, sia esso un politico o un giornalista, non ha capito nulla della crisi che stiamo attraversando. Per fortuna la maggioranza degli italiani lo sa. Sa che solo nella ricerca di soluzioni complesse a problemi complessi c'è una via di uscita, sa che il furore si può esprimere e gridare ma poi bisogna ragionare e, soprattutto, lavorare con serietà e con un minimo di rispetto reciproco a costruire una via d'uscita. Non va permesso che la durata e la profondità delle difficoltà che stiamo attraversando trasformino la crisi economica italiana in una crisi morale. Lasciarsi andare alla rabbia degli uni contro gli altri, alla ricerca facile dei capri espiatori, al rancore sordo verso chiunque eserciti una qualche responsabilità significherebbe consegnarci senza combattere a un destino di declino. Vincerebbero i cinici, ma tutti avremmo definitivamente perso. (f.for.)

Commenta la notizia

TAG:

Shopping24

Dai nostri archivi