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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2013 alle ore 06:35.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 11:11.

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L'emendamento Fanucci alla legge di stabilità (la cosiddetta web tax) è stato approvato da poco, ma già sta producendo effetti significativi. Al nostro Parlamento è riuscito ciò che nessun'altra assemblea legislativa al mondo ha saputo fare. Grazie a una norma di una manciata di righe, finalmente il fax avrà la sua seconda chance.
Ricordate il fax, abbreviazione di telefax? Produceva «fotocopie su lunga distanza» di documenti: spesse volte, ordini e fatture.

Chi ha meno di venticinque anni è improbabile ne abbia mai visto uno. Il fax nasce all'alba della telefonia ma raggiunge una buona affidabilità tecnologica, tale da consentirne la diffusione di massa, soltanto alla fine del Novecento. Troppo tardi: nel giro di pochi anni siamo passati all'e-mail e al web come spazio virtuale del commercio senza barriere. Il fax, lo si può ben dire, non ha avuto dalla storia l'equa opportunità che avrebbe meritato.
Ecco perché il Parlamento ha coraggiosamente pensato di restituirgliela. L'emendamento approvato in commissione Bilancio, alla Camera, obbliga infatti ad acquistare servizi online, sia che si tratti di e-commerce che di pubblicità, da aziende con partita Iva italiana. Il world wide web è un po' meno world wide: chi vorrà comprare da aziende senza partita Iva italiana, dovrà farlo off line.

Come ha scritto Piercamillo Falasca (leoniblog, 13 dicembre) il principio che l'emendamento mette in discussione è «quello ampiamente consolidato secondo cui le tasse si pagano dove il bene o servizio viene creato». Un produttore di vino delle Langhe paga le imposte in Italia: non deve clonare la propria impresa per ciascuna di quelle giurisdizioni nelle quale vuole vendere il suo prodotto. Può avvalersi di intermediari (che spesso hanno come mercato di riferimento più di un Paese), può evadere da solo ordini ingenti o modesti, a seconda di ciò che ritiene opportuno. Si comporta esattamente come avveniva, sino ad oggi, per quei librai che trattano libri di seconda mano e che, partecipando a siti che li mettono in relazione con nuovi clienti ovunque nel mondo, hanno resistito al gigantismo della distribuzione libraria rimanendo piccoli ma diventando internazionali.
C'è una cosa che dovremmo avere imparato, ormai, delle norme. Esse non producono soltanto gli effetti auspicati. I commercianti sono esseri umani come tutti gli altri: e come tutti gli altri esseri umani, quando si trovano davanti un muro cercano di aggirarlo. Non dubitiamo che i nostri legislatori, professionisti della moltiplicazione normativa, ne siano ben consapevoli. Se si potrà fare meno commercio digitale, si farà più commercio analogico.

Eccoci al rilancio del fax. Possiamo immaginare che domani i più importanti siti web di e-commerce che operano in Italia si trasformino in giganteschi «traduttori»: traduttori di preferenze espresse nelle forma di un clic, in pagine e pagine di fax. Nei loro uffici, al posto dei server per Internet, sarà schierato un esercito di apparecchi telefax: tanti che se ne dovrà persino riesumare la produzione. Non avremo più nuove app per lo shopping on line: ma ne avremo che trasformano decisioni prese su uno smartphone in altrettante comunicazioni «cartacee» a produttori e grossisti. L'e-commerce si travestirà da compravendita vecchio stile.
Chi scrive non è una persona creativa: se lo fosse, farebbe l'imprenditore. Ma l'emendamento Fanucci è un cannone puntato contro imprese come Google e Amazon, che non è esagerato considerare fra le più innovative al mondo. Il pool d'intelligenze di cui s'avvalgono è più rilevante di quello a disposizione di qualsiasi Parlamento, senza offesa per nessuno. Troveranno un modo per aggirarla, la web tax.

Intelligenza e creatività che si sarebbero applicate all'inventare nuovi servizi per i consumatori verranno usate per evitare una imposta, pure probabilmente illegittima nell'Unione europea. È plausibile che i prezzi ne risentano, ma effettivamente ci sarà una redistribuzione di risorse. A beneficio di lobbisti, consulenti fiscali e, forse, produttori di telefax.

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