Château Lafite e gioielli Bulgari, gli acquisti dei paperoni asiatici per Natale

Elegante o un po' casual, barocco o minimale, il design italiano che piace ai ricchi consumatori dell'Estremo Oriente deve innanzitutto essere firmato, riconoscibile e autentico. Da esibire, insomma, con grande evidenza. Per questo i clienti cinesi o coreani prediligono i big del nostro arredamento, nomi facilmente associabili a un'idea di lusso e «bel vivere», che va ben oltre il singolo oggetto. Marchi consolidati, presenti da tempo nel Far East con i loro flagship store hanno la meglio: Poltrona Frau, Cassina, B&B Italia, Molteni&C, Kartell, Artemide o Flos. Quelli, per intendersi, che traggono prestigio aggiuntivo dal fatto di essere presenti con i loro brand nelle vie del lusso o nei più prestigiosi mall di Shanghai, Hong Kong, Seoul o Singapore. Tra i prodotti più apprezzati del nostro design, soprattutto tra le nuove generazioni globalizzate, troviamo lampade, sedie, o piccoli complementi d'arredo: qualcosa che dia un tocco occidentale e «lifestyle» alla casa, per intendersi, senza essere troppo impegnativo.

Ma piacciono molto anche le nostre cucine, ai clienti asiatici, perché facilmente si accompagnano alla fama internazionale del food italiano. In genere preferiscono i modelli più classici e ricercati, con materiali e colori caldi, oppure chiedono qualche modifica nelle dimensioni: i cinesi, ad esempio, cercano tavoli più grandi rispetto ai nostri standard, perché il pasto è per loro ancora un rito sociale importante, che raccoglie molti ospiti e numerose portate.

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