Alfano: se Pd propone matrimonio gay, Ncd lascia il governo

Le unioni civili per le coppie omosessuali tornano a incrinare i rapporti tra Ncd e Pd a trazione renziana. «Se propongono il matrimonio gay, ce ne andiamo un attimo prima a gambe levate e denunciandolo all'opinione pubblica». Così il vicepremier Angelino Alfano, con riferimento alla possibile proposta del Pd nel patto di governo di una regolamentazione giuridica delle coppie gay. Solo qualche giorno fa il leader del Nuovo centrodestra in un'intervista al Tg2 aveva dettato la linea: «Non si può pensare alle unioni civili senza pensare prima alle famiglie»

Ncd scudo a canne, adozioni gay e immigrati
Oggi Alfano, intervenendo alla presentazione del libro-manifesto del Ncd "I moderati", rincara la dose: «Siamo al governo per fare scudo a delle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi. Se non ci fossimo noi, la sinistra riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni gay, le adozioni dei gay e frontiere libere agli immigrati. Questo è il riformismo di sinistra. Noi siamo dall'altra parte».

Legge elettorale: primo ok a inizio febbraio
Poi rilancia sulla legge elettorale, aprendo alla richiesta di un'accelerazione avanzata dal segretario Pd Renzi: «Ci va bene un'agenda dei tempi della legge elettorale che chiuda il percorso alla Camera nella prima settimana di febbraio. È la nostra apertura a Renzi». Di qui la smentita della volontà attribuitagli di fare melina: «Non so da dove il Pd abbia tratto la convinzione che Ncd vuole rinviare». Sulle reali intenzioni del segretario Pd ostenta ottimismo. «Ci fidiamo - assicura - e siamo convinti che Renzi non userà l'approvazione rapida della legge per tornare al voto».

Rimpasto governo non è priorità
Alfano frena sulla questione del rimpasto, sottolineando che non si tratta certo di una priorità per il suo partito. «Il problema delle sedie» e dunque di un rimpasto di governo «non è emergenziale», dichiara, pur non chiudendo la porta: «Se qualcuno lo porrà lo affronteremo. Ma non mi sembra sia una questione fondamentale per affrontare il 2014».

Jobs Act è sempre la stessa vecchia zuppa
Lapidario e negativo il giudizio sul Jobs Act di Renzi. «It is the same old soup», chiosa in inglese. Ossia «è la stessa zuppa di sempre».

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