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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2014 alle ore 13:09.

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«Non c'é mai stata alcuna intenzione di procedere alla nomina di un coordinatore unico di Forza Italia, figura peraltro non prevista dallo statuto del nostro movimento. C'é invece l'intento di rilanciare Forza Italia, dotandoci di una nuova organizzazione e valorizzando tutta la classe dirigente che in questi anni, e particolarmente negli ultimi mesi, ha dimostrato di saper condurre straordinarie battaglie politiche, affiancandomi nelle fasi più drammatiche della vita politico-istituzionale del paese». Lo ha scritto in una nota il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. La nomina di un coordinatore unico aveva causato notevioli mugugni all'interno di Forza Italia. L'ipotesi di nomina di Giovanni Toti, direttore del Tg4 e di Studio Aperto, aveva addirittura fatto parlare di ipotesi di scissione del movimento.

Appello pubblico di Fitto
Un "appello pubblico" a Silvio Berlusconi perché non nominasse Giovanni Toti a capo di Forza Italia "umiliando" l'intera classe dirigente del partito era stato lanciato da Raffaele Fitto, che in una intervista al Corriere della Sera aveva «con lealtà assoluta e con altrettanta assoluta chiarezza» invitato il Cavaliere ad «evitare questo errore».

Il Cavaliere: non bisogna aver timore delle risorse nuove che si affacciano
«Non dobbiamo perciò avere timore di aprire le porte del nostro movimento alle risorse nuove che si affacciano - ha scritto il Cavaliere - e che vogliono dare il loro contributo al nostro rilancio in un momento di grande trasformazione della politica italiana. Le nostre vittorie del futuro, come quelle del passato, risiederanno proprio nella capacità di Forza Italia di rimanere un movimento aperto, determinato a riportare il centrodestra al governo del paese».

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