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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2014 alle ore 16:12.
L'ultima modifica è del 15 gennaio 2014 alle ore 16:37.

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«Le tre proposte di Renzi sulla legge elettorale sono astratte ed evidentemente incostituzionali». Lo ha detto, secondo quanto si apprende, Gianroberto Casaleggio, il "guru" del Movimento 5 stelle, parlando a Montecitorio con i parlamentari della commissione Affari costituzionali di Camera e Senato. Nel corso dell'incontro, durato circa mezz'ora, Casaleggio, sempre secondo quanto riferito, ha messo in evidenza che i 5 stelle «sono gli unici ad avere presentato una proposta di legge innovativa e fatta bene».

Per M5S contano i modi non i tempi
Anche se, come ha ribadito oggi Casaleggio parlando con la stampa, sarà la legge elettorale che verrà scritta dalla Rete, attraverso un referendum consultivo ad hoc, la proposta ufficiale del M5S. «Per il M5s il metodo è fondamentale» afferma Casaleggio dopo aver confermato che difficilmente la consultazione potrà terminare per il 27 gennaio (giorno in cui il testo della riforma della legge elettorale dovrebbe andare in Aula alla Camera, ndr) ma «probabilmente entro la fine di febbraio».

Al via referendum consultivo su blog Grillo
Il referendum consultivo online sulla legge elettorale è partito oggi sul blog di Beppe Grillo. Sul post intitolato 'Legge elettorale: proporzionale o maggioritario?', Aldo Giannuli - l'esperto a cui si sono affidati i 5 stelle - spiega le modalità di una consultazione che porterà, attraverso step successivi con votazioni per punti singoli, all'elaborazione della proposta di riforma elettorale del Movimento 5 stelle.

Referendum su reato clandestinità bell'esempio democrazia
Casaleggio ha commentato poi anche la consultazione sull'abrogazione del reato di immigrazione clandestina definendola «un bell'esempio di democrazia diretta». La consultazione però ha visto la sconfitta della linea Grillo-Casaleggio. Hanno vinto infatti il sì all'abrogazione del reato di immigrazione clandestina. I leader M5S lo scorso ottobre avevano sconfessato l'operato dei parlamentari M5s promotori di un emendamento per sopprimere il reato di immigrazione clandestina. «Se l'avessimo presentato alle elezioni prendevamo percentuali da prefisso telefonico» avevano infatti commentato.

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