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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2014 alle ore 06:43.

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CONTABILITÀ REGOLATORIA
«Mi auguro che il dibattito di questi giorni sulle tariffe autostradali non finisca come dice l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, con quell'aut aut fra aumenti tariffari e riduzione degli investimenti. Sarebbe triste per il Paese. Sono convinto che nel mezzo di questi due estremi ci siano numerose soluzioni intermedie possibili che meritano di essere valutate e approfondite per consentire gli investimenti e limitare gli aumenti tariffari. Penso che in questo senso sia possibile un nostro contributo in termini di proposte che potrebbero portare benefici e miglioramenti apprezzati dai gestori, dai concedenti e dai consumatori».
L'Autorità per la regolazione nei trasporti diventa operativa da oggi e il suo presidente, Andrea Camanzi, prima ancora di parlare dei due dossier subito all'ordine del giorno del consiglio, ferrovie e trasporto locale, vuole chiarire la posizione sulle tariffe autostradali: non ci sta a essere tirato per la giacca da chi in questi giorni ha attribuito all'Autorità un difetto di intervento per i rincari autostradali avvenuti («non eravamo neanche operativi») né sposa la posizione minimalista di chi dice che l'Autorità potrà intervenire solo sulle nuove concessioni e non avrà alcuno strumento per intervenire sui rapporti esistenti. «Pacta servanda sunt e noi non possiamo e non vogliamo certo modificare d'autorità i contratti esistenti, ma credo ci sia uno spazio per un nostro intervento migliorativo anche sulle concessioni in essere, come è atteso da molti, visto che da più parti siamo stati tirati in ballo in questa vicenda». È possibile «più trasparenza» - dice Camanzi - ma soprattutto il presidente dell'Autorità ricorda che «le tariffe devono essere costruite sul riconoscimento di costi efficienti e pertinenti all'impresa, non su qualunque costo». Fa capire che uno degli strumenti fondamentali nell'azione dell'Autorità sarà l'introduzione di obblighi di «contabilità regolatoria» previsti esplicitamente dalla norma istitutiva dell'Autorità (articolo 37 del decreto legge 201/2011).
Presidente Camanzi, che vuol dire che l'Autorità è operativa da oggi?
Noi stiamo correndo già dal 17 settembre, giorno successivo alla pubblicazione del Dpr che nominava me e i colleghi Marinali e Valducci. Finora abbiamo trovato la sede al Lingotto di Torino e le soluzioni organizzative per avviare il lavoro. Il 19 dicembre abbiamo approvato la delibera di entrata in operatività. Da domani diventiamo operativi anche nei settori nei quali non ci sono provvedimenti già avviati e subentriamo integralmente all'Ufficio di regolazione dei servizi ferroviari (Ursf) del ministero delle Infrastrutture.

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