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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2014 alle ore 06:43.

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Lo stesso tema si pone per il trasporto locale.
Mentre per le ferrovie le nostre indicazioni sono vincolanti, per il trasporto locale, così come per altre modalità di trasporto, l'Autorità fornisce indicazioni a supporto delle decisioni di Regioni ed enti locali. Sul trasporto locale fisseremo inoltre la qualità minima del servizio pubblico. In tutto questo valuteremo i meriti di un approccio multimodale e di un'integrazione tariffaria, modale e regolatoria.
Potrete intervenire anche sulle modalità di affidamento del trasporto locale? L'in house è uno dei grandi mali che creano inefficienza nel Paese.
Non possiamo intervenire direttamente su questo tema che è competenza dell'Antitrust. Ma certamente gli orientamenti che matureranno attraverso le decisioni dell'Autorità contribuiranno a ridisegnare il mercato e a creare efficienza. La decisione sulle modalità di affidamento restano delle Regioni e degli enti locali.
Come risponde a chi dice che avete poteri deboli e il vostro ruolo resterà marginale?
I poteri ce li abbiamo e dico che quel che conta è esercitare le funzioni regolatorie più che ragionare se i nostri poteri siano sufficienti. Ho già detto del ruolo della contabilità regolatoria. Anche nel favorire l'innovazione tecnologica daremo un contributo importante, convinto che a beneficarne alla lunga sarà l'utente. Auspichiamo collaborazioni istituzionali con l'Antitrust e con l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, ma soprattutto ci auguriamo un atteggiamento collaborativo di tutti, imprese regolate, enti pubblici concedenti, Parlamento, Governo. Siamo consapevoli che, a differenza delle Autorità per le tlc e per l'energia, nate per creare un mercato in settori appena liberalizzati, noi siamo stati istituiti per una scelta strategica del Governo e del Parlamento. Noi ci accomodiamo a una tavola già apparecchiata e tanto più questo spirito riformatore sarà condiviso da tutti, tanto più si vedrà il risultato in termini di beneficio per il Paese.
Il settore aeroportuale. Con il rinnovo delle concessioni dei grandi aeroporti a fine 2013, quel treno lo avete perso?
Anzitutto mi compiaccio per l'accelerazione di decisioni regolatorie che la nostra entrata in funzione ha messo in moto. Ma non credo proprio che il treno sugli aeroporti sia perso. Mi piacerebbe. Ma non mi pare proprio che siano scomparsi tutti i problemi per quel settore.
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L'IDENTIKIT
La nascita e i componenti
L'Autorità per i trasporti si è insediata il 16 settembre con la pubblicazione del Dpr di nomina del presidente Andrea Camanzi e dei consiglieri Barbara Marinali (nella prima foto qui sotto) e Mario Valducci (nella seconda foto). I componenti durano in carica sette anni senza possibilità di riconferma.
La sede e l'operatività
La sede legale è a Torino, nel palazzo del Lingotto. Domani l'Autorità diventa operativa assumendo i poteri di regolazione nel settore ferroviari e nei settori che non avevano precedentemente un soggetto regolatore. Per gli altri settori, il passaggio di consegne avverrà nelle prossime settimane.
La norma istitutiva e i settori
La norma istitutiva dell'Autorità è l'articolo 37 del decreto legge 201/2011. La norma elenca anche le competenze dell'Autorità che dovrà «garantire l'efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese e i consumatori, condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e e alle reti autostradali .
Il consiglio di domani
All'ordine del giorno del consiglio di domani, che si terrà a Torino, ci sono due punti all'ordine del giorno che danno subito l'idea di come l'Autorità voglia muoversi: avvio di un'indagine sul settore ferroviario; avvio di un'indagine sul trasporto pubblico locale.

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