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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2014 alle ore 22:07.
L'ultima modifica è del 16 gennaio 2014 alle ore 22:35.

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Il Datagate non smette di sorprendere. L'ennesimo capitolo della più grande fuga di notizie della storia, targata Edward Snowden, parla di una National Security Agency americana (Nsa) capace di intercettare e raccogliere ogni giorno circa 200 milioni di sms scambiati in tutto il mondo con i telefoni cellulari.

A rivelarlo sono due media britannici, il Guardian e Channel 4 News, che sottolineano come i messaggi di testo raccolti vengano utilizzati dagli 007 per carpire dati di ogni genere: dai nomi e i numeri presenti sulla rubrica telefonica alle password per i social media, dai piani di viaggio personali fino ai dettagli delle carte di credito. Una mole di dati a cui attingerebbero anche i servizi di sua maestà, che a quanto pare hanno quasi libero accesso agli immensi database dei colleghi americani.

Insomma, l'azione dell'intelligence Usa sembra davvero non avere limiti. E l'ennesima rivelazione arriva alla vigilia dell'annunciata stretta della Casa Bianca sui poteri della Nsa, con Barack Obama che nelle prossime ore presenterà le sue proposte sulla base del lavoro compiuto dalla task force di esperti costituita da lui stesso la scorsa estate, quando il Datagate scoppiò come un fulmine a ciel sereno, mettendo in grande imbarazzo il presidente americano e tutta la sua amministrazione.

In particolare il programma Dishfire (questo il nome in codice) permette alla Nsa di localizzare milioni di persone e di scoprirne i segreti più nascosti, spiandone gli sms. Un'azione così invasiva che non mancherà di creare nuove polemiche, aumentando le pressioni sull'amministrazione americana da parte della comunità internazionale. Pressioni perchè si ponga un freno reale a un'attività dell'intelligence Usa che sembra finita fuori controllo.

Intanto dal quartier generale della Nsa a Fort Meade, in Maryland, la linea difensiva è sempre la stessa: è falso le operazioni condotte dall'agenzia siano indiscriminate e slegate dalle indagini in corso per combattere e sventare la minaccia del terrorismo. Obiettivi di Dishfire come di tutti gli altri programmi targati Nsa - è la tesi - sono solo persone sospette.

Ma è uno dei documenti in mano al Guardian a dare ancor di più la dimensione della vastità dei dati raccolti. Così tanti che in un memo interno all'agenzia di intelligence si raccomanda agli analisti di restringere le loro ricerche a non più 1.800 numeri telefonici al giorno.

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