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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2014 alle ore 20:39.
L'ultima modifica è del 26 gennaio 2014 alle ore 22:15.
Il ministro dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo si è dimesso. Lo ha annunciato in una nota, dopo le polemiche per l'inchiesta sulla Asl di Benevento. «Mi dimetto da Ministro - scrive -. L'ho deciso per la mia dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque costo. Ho deciso di lasciare un ministero e di lasciare un governo perché la mia dignità vale più di tutto questo ed è stata offesa da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità».
La difesa in Aula alla Camera
Lo scorso 17 gennaio De Girolamo (non indagata), in risposta a un'interpellanza del Pd, si era difesa davanti a una Camera semideserta rispetto alle accuse di ingerenze della politica nelle scelte gestionali dell'Asl e di appalti affidati a ditte ritenute vicine al centrodestra e al Pdl. E aveva sottolineato: «Mai, mai e poi mai ho abusato del mio ruolo di deputato e mai e poi mai ho violato la Costituzione. Il signor Pisapia (l'ex direttore amministrativo della Asl, accusato di truffa e malversazione ndr) è venuto a casa mia con un registratore per provocare una discussione da utilizzare successivamente per coprire la sua attività delinquenziale». Il ministro aveva giocato all'attacco: «Confido in un fattivo e deciso intervento del Garante della privacy e della magistratura davanti all'esposto che i miei legali presenteranno». Il presidente del Consiglio Enrico Letta non era presente in aula. «Ho rispetto per il lavoro della magistratura, la verità trionfa sempre», aveva affermato. E aveva parlato di «esperienza kafkiana» e di«impalcatura dello Stato democratico sovvertita da manovratori occulti». Contro di lei il M5S aveva presentato una mozione di sfiducia.
Al governo per 9 mesi
Il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo, con la decisione di oggi, ha messo fine a un'esperienza che era partita il 28 aprile dello scorso anno, quando aveva prestato giuramento al Quirinale davanti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Nata a Benevento nel 1975 e laureatasi in Giurisprudenza, dopo la laurea intraprende la carriera forense occupandosi di diritto civile, diritto del lavoro e diritto commerciale e bancario. Coordinatrice cittadina di Forza Italia a Benevento, arriva alla Camera nel 2008, quando viene eletta nella lista del Popolo della Libertà e diventa membro del Consiglio Direttivo del PdL a Montecitorio. Con il governo delle "larghe intese" di Enrico Letta diventa ministro delle Politiche agricole e al momento della scissione del Pdl decide di restare nell'esecutivo, aderendo al Nuovo Centrodestra e "tradendo" così Silvio Berlusconi, di cui era una delle fedelissime. È sposata con l'esponente del Pd Francesco Boccia, con cui ha una figlia.
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