Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2014 alle ore 08:49.
L'ultima modifica è del 17 gennaio 2014 alle ore 12:33.

My24
Nunzia De Girolamo (LaPresse)Nunzia De Girolamo (LaPresse)

Nunzia De Girolamo si è difesa davanti a una Camera semideserta. Al centro di alcune accuse nell'ambito dello scandalo della Asl di Benevento, ha sottolineato: «Mai, mai e poi mai ho abusato del mio ruolo di deputato e mai e poi mai ho violato la Costituzione. Il signor Pisapia (l'ex direttore amministrativo della Asl, accusato di truffa e malversazione ndr) è venuto a casa mia con un registratore per provocare una discussione da utilizzare successivamente per coprire la sua attività delinquenziale». Il ministro ha giocato all'attacco: «Confido in un fattivo e deciso intervento del Garante della privacy e della magistratura davanti all'esposto che i miei legali presenteranno». Il presidente del Consiglio Enrico Letta non era presente in aula.

Impalcatura dello Stato democratico sovvertita da manovratori occulti
«Ho rispetto per il lavoro della magistratura, la verità trionfa sempre», ha affermato. La responsabile dell'Agricoltura ha parlato di "esperienza kafkiana". La truffa alla azienda sanitaria locale é «un complotto ordito ai miei danni». Ancora: «l'impalcatura dello Stato democratico sovvertita da manovratori occulti». «Il bar e l'ospedale non hanno mai ricevuto su mia pressione alcun controllo da parte dell'Asl», ha chiarito. Riguardo all'interessamento per l'attività dello zio, il ministro ha spiegato: ho chiesto solo informazioni.

Non voglio convincervi
«Non voglio convincervi - ha continuato De Girolamo - . Ma voglio sentirmi libera. Voglio che mia figlia nei prossimi anni possa andare a testa alta e sapere che sua madre mai e poi mai ha abusato del suo ruolo di deputato e mai e poi mai ha calpestato la bandiera cui si inchina ogni mattina quando entra nel suo ufficio». «Respingo con tutte le forze che ho in corpo il minimo sospetto che io abbia potuto agire illecitamente», ha aggiunto, chiedendo di «non confondere mai le vittime con i carnefici» e «chi spara contro di me fa il loro gioco».

Mi pento per espressioni colorite usate
«Se mi pento per espressioni colorite usate in un contesto privato - ha affermato nel suo intervento -, non mi pento di aver aiutato gente che chiedeva ad alta voce maggiore assistenza sanitaria».

Pronta a chiarire
«Sono pronta a chiarire punto su punto tutti i passaggi di cui mi hanno accusato senza essere indagata» e rinunciando ad altre tutele, ha spiegato. «Non esiste nessun direttorio politico-partitico. Non ho mai sponsorizzato alcun incarico, né all'interno delle Asl né in qualsiasi altro ente pubblico. Non ho mai indicato dirigenti medici o professionisti da nominare. Chi dice ciò non è informato o peggio in malafede. Non ho mai fatto alcuna telefonata per annullare sanzioni, e mai mi sono interessata alla vicenda delle mozzarelle di Benevento».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi