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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2014 alle ore 15:48.
L'ultima modifica è del 27 gennaio 2014 alle ore 21:09.

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Il 2014 anno di crescita. «Il 2014 inizia sia per la Spagna sia per l'Italia senza la tempesta finanziaria addosso», ricorda il premier Enrico Letta, al termine del vertice Italia-Spagna che ha visto il presidente del Consiglio incontrare il capo del Governo spagnolo Mariano Rajoy. E i dati confermano che è ripresa la crescita: «Ci aspettiamo che il 2014 sia un anno di crescita sia in Spagna che in Italia», confida il premier. «Il nostro obiettivo é una crescita del 2% nel 2015, anche grazie all'Expo».

Letta: tifo per le riforme, rafforzerebbero l'Italia e il governo
Per quanto riguarda la modifica della legge elettorale, Letta chiarisce la sua posizione: «Tifo per le riforme, rafforzerebbero l'Italia e il Governo. Il più felice dell'accordo elettorale sono io. Conto che queste due scelte che sostengo, la nuova legge elettorale e la fine del bicameralismo perfetto, rendano l'Italia più forte» in Europa. «Sono fiducioso» che le riforme giungano a buon fine.

Chiudere con unione bancaria già in questa legislatura
Per garantire una maggiore stabilità al sistema occorre mettere in campo un'unione bancaria. «Si chiuda l'Unione bancaria in questa legislatura - sottolinea Letta nella conferenza stampa congiunta con Rajoy - . Spostarla alla prossima legislatura sarebbe un segnale pessimo, e non vogliamo dare questo segnale ai mercati che hanno dato segnali positivi agli sforzi di Spagna e Italia ma è bastato il vento di una crisi in Argentina per dare il segno ancora di una volatilità dei tassi di interesse».

È miope non vedere euroscetticismo montante
«È miope oggi una leadership politica che non veda l'euroscetticismo montante - afferema Letta -. Possono esserci tre risposte: il populismo di chi liscia il pelo agli euroscettici, il comportamento da struzzi di chi ignora l'euroscetticismo, il pragmatismo di chi ritiene che l'Europa sia soluzione e non il problema. Per questa Europa noi ci battiamo».

Risolvere controversia su canale di Panama
Il premier ricorda che «è assolutamente fondamentale che si riesca a risolvere la controversia» sul canale di Panama: «è interesse primario per l'Italia e la Spagna». Il consorzio di imprese (Gupc) guidato dalla spagnola Sacyr con socio forte l'italiana
Salini-Impregilo, è alle prese con una disputa con il governo locale sugli extra-costi dell'opera, che punta al raddoppio della capacità del Canale entro la metà del 2015 e completato ormai per il 70%.

Inaccettabile il ricorso alla violenza in Ucraina
Al centro del vertice bilaterale anche la crisi in Ucraina. Italia e Spagna esprimono «preoccupazione comune sulla situazione drammatica in Ucraina», dove «è intollerabile il ricorso alla violenza», afferma Letta. «Le porte dell'Europa sono aperte all'avvicinamento e un giorno all'ingresso dell'Ucraina - ribadisce il premier - e chiediamo con forza, lo farà anche Lady Ashton, che il dialogo riesca a recuperare e superare questa situazione drammatica di ricorso alla violenza che vede ai confini della Ue un Paese dividersi con spargimento di sangue». Il premier commenta anche la crisi argentina: «Preoccupa - riconisce - ma Ue ed euro sono solidi».

Letta: dal premier spagnolo vicinanza all''Italia sul caso marò
Durante la conferenza stampa al termine del vertice Italia-Spagna, il presidente del Consiglio ringrazia Rajoy per le parole espresse nei confronti dell'Italia sulla vicenda dei due marò trattenuti in India da due anni.

Rajoy: Italia e Spagna insieme nella lotta alla disoccupazione giovanile
Al termine dell'incontro con Letta, il premier spagnolo Mariano Rajoy spiega che «l'obiettivo primario continua ad essere l'occupazione giovanile». Rajoy si dice d'accordo con il presidente del Consiglio italiano nel porre al livello europeo e dei singoli paesi l'occupazione giovanile tra le priorità, come ha detto al termine del vertice Italia-Spagna, definendo «magnifico» il rapporto tra i due paesi.

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